Facevano fallire società e si impossessavano dei beni, tra i sequestri un albergo e un ristorante al Forte

Una 'banda del buco' che depredava società, lasciando dipendenti per mesi senza stipendio e poi licenziandoli durante fallimenti pilotati. La guardia di finanza di Bologna ha eseguito 25 misure cautelari personali e sequestrato beni e oggetti di valore in tutta Italia.

Nello specifico:
- due alberghi, l’uno sito in una località termale friulana, l’altro sul lago di Vagli nel cuore della Toscana;
- immobili di pregio situati sui colli bolognesi nonché una villetta ubicata in un noto complesso turistico del crotonese;
- un ristorante del lungomare di Forte dei Marmi;
- diversi veicoli di lusso e d’epoca tra cui una Bentley Continental GT, una Ferrari F308 GTS – come quella della nota serie tv “Magnum P.I.” – un esemplare di Fiat 500 “Topolino”, una Fiat 600 Abarth, e delle autovetture Audi, Mercedes-Benz e Range Rover di grossa cilindrata;
- un’imbarcazione di 12 m, mod. Itama 38;
- diversi orologi di pregio (tra cui Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet) e numerosi gioielli (pietre preziose, bracciali, anelli, collier et similia).

Lo “sciacallaggio” posto in essere dal sodalizio è avvalorato anche dal ritrovamento e dal sequestro della “refurtiva” sottratta alle società indotte al default, risultata illecitamente occultata in alcuni capannoni situati nel meridione, tra cui, in particolare:
- 14 mila bottiglie di liquori vari e di pregiati vini;
- 650 prosciutti di Parma, depredati dallo stabilimento produttivo di Langhirano, luogo di eccellenze
gastronomiche che contraddistinguono il Made in Italy;
- 240 mila pezzi di prodotti per la cura della persona (shampoo, creme corpo, prodotti tricologici).

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