Leandro Agresti se ne è andato, a novantanove anni è scomparso il partigiano 'Marco'. Fu fra i primi a salire sul Monte Morello, fra i primi a entrare nella Firenze liberata nel 1944. A darne notizia è l'Anpi di Firenze, Agresti è morto nella notte tra il 17 e il 18 luglio.
"Da sempre attivo nella nostra associazione è stato a lungo il punto di riferimento per la sezione ANPI di Rifredi. Caro Leandro, come sai bene a noi non piace la metafora del passaggio di testimone. Perché in quell'immagine c'è qualcuno che arriva fino ad un certo punto e da lì qualcun altro riparte. Noi invece abbiamo camminato insieme e per molto, molto tempo. Abbiamo imparato gli uni dagli altri, anche se abbiamo imparato più noi da te che tu da noi siamo però stati insieme, non uno dopo l'altro: è questo che è davvero importante. Ci sono tempi migliori e tempi più faticosi, ma ogni tempo ha la sua difficoltà. Nelle risorse per affrontare presente e futuro abbiamo quello che serve, fra queste risorse ci sono anche le tue parole e la tua memoria. Se siamo quello che siamo lo dobbiamo a te alla tua capacità di amare senza chiedere nulla, alla tua sensibilità ad accogliere senza limiti" scrive Anpi.
Nardella: "Profondi valori"
Così Dario Nardella, sindaco di Firenze: "Conoscevo bene Leandro, il partigiano 'Marco' come si faceva chiamare. Avevamo fatto insieme molti incontri nelle scuole per parlare della lotta della Resistenza e della Liberazione della nostra città. Un uomo di profondi valori democratici, con lo sguardo sempre rivolto ai giovani e al futuro. Il nostro compito adesso è di portare avanti i suoi ideali di libertà e democrazia perché nessuno dimentichi mai e perché fatti tanto terribili non si ripetano".
Falchi: "Figura importante per Sesto"
Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, ha detto. "Con Leandro Agresti scompare uno degli ultimi testimoni della nostra Resistenza. Per tanti anni Agresti è stato una figura importante anche per la nostra città: nelle commemorazioni, alle quali fino a pochissimi anni fa è stato sempre presente, ma soprattutto per la sua straordinaria capacità di trasmettere i valori dell'antifascismo e della Resistenza ai giovanissimi che incontrava nelle scuole. La sua morte ci carica oggi ancora di più della responsabilità della memoria, di onorare la scelta che Leandro Agresti e migliaia di altri partigiani compirono nel momento più buio della storia del nostro Paese: mettere a rischio la propria vita per riscattare un intero popolo dalla barbarie del Fascismo".
Cgil Firenze: "Ci mancherà"
"Poco fa Anpi Firenze ha comunicato che il partigiano "Marco" ci ha lasciato. Leandro Agresti, partigiano combattente, è stato tra i primi a salire su Monte Morello per opporsi ai nazifascisti. Per tutta la vita è stato un esempio di lotta per la libertà e dedizione alla causa di un mondo più giusto. Iscritto Cgil, non ha mai fatto mancare la sua vicinanza ai lavoratori alle lavoratrici e al sindacato. Ci mancherà. Come Cgil siamo vicini alla famiglia e all'Anpi".
Giani: "Perdita pesante"
Il presidente Eugenio Giani esprime il suo profondo cordoglio e quello di tutta la Regione Toscana per la scomparsa a 99 anni di Leandro Agresti, il partigiano ‘Marco’. “Oggi se ne va uno dei protagonisti della Liberazione di Firenze e della costruzione di una cultura democratica diffusa nella nostra terra”, sottolinea Giani.
“È una perdita molto pesante – prosegue il presidente - che rende ancora più importante il lavoro e l’opera di trasmissione alle giovani generazioni della storia e del significato della Resistenza, dell’antifascismo, della democrazia”, sottolinea il Presidente. “Un lavoro e un’opera a cui – conclude Giani – Leandro teneva moltissimo, e che abbiamo il compito di non disperdere”.
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