Si è concluso il processo sugli abusi sessuali che un bambino, dal 2008 al 2010 in provincia di Pistoia, avrebbe subito dallo zio. Sotto processo erano finiti anche i genitori. Tutti sono stati condannati con la decisione della Cassazione, che ha reso definitive le condanne della corte d'appello di Firenze a 12 anni di reclusione per il padre e per lo zio e 9 anni alla madre. L'accusa contestata è concorso in violenza sessuale.
La vittima non aveva neanche 7 anni quando avrebbe iniziato a subire violenze, che si sarebbero protratte per due anni. La lunga vicenda processuale è iniziata dopo una denuncia dei servizi sociali in seguito a delle confidenze che il bambino aveva fatto alla mamma affidataria, famiglia alla quale nel 2010 era stato affidato per maltrattamenti che avrebbe subito in casa.
Oggi l'esito del procedimento, reso noto dall'avvocato che al tempo seguiva il bambino, che oggi ha più di vent'anni, costituitosi parte civile. L'inchiesta aveva visto impegnate sia la procura di Prato che quella di Firenze, inizialmente anche per il reato di riduzione in schiavitù, poi caduto. Nel tempo la difesa della vittima si era opposta a due richieste di archiviazione fino al luglio 2018, con la sentenza di primo grado, che infliggeva 16 anni di reclusione al padre e 15 alla madre e allo zio. Nel novembre scorso in appello la riduzione delle pene, per il riconoscimento delle attenuanti generiche equivalenti all'aggravante contestata, adesso rese definitive dalla Cassazione.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Pistoia
<< Indietro