Novantenne uccisa a Pistoia, il legale del figlio: "Non voleva farle male". L'uomo aveva debiti per 40mila euro

L'interrogatorio di garanzia di Patrizio Ruscio, un ragioniere sessantenne accusato dell'omicidio della madre Ottavina Maestripieri, è durato poco più di un'ora. La vittima, novantenne, è stata trovata morta la mattina dell'1 giugno nel suo appartamento di via Monteverdi a Pistoia. Ruscio è stato accusato di omicidio volontario aggravato, nonché di evasione mentre era sottoposto a una misura restrittiva per un altro procedimento. Durante l'interrogatorio, l'uomo ha risposto a tutte le domande dei pubblici ministeri Linda Gambassi e Lombardo De Gaudio.

Il difensore di Ruscio ha ribadito che non aveva intenzione di far del male alla madre. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato, Ruscio avrebbe visitato la madre la mattina dell'1 giugno per comunicarle di non essere riuscito a reperire gli 8.400 euro necessari per pagare l'affitto entro il 30 giugno.

La madre, preoccupata per lo sfratto imminente, avrebbe iniziato a protestare, dando inizio a una discussione tra i due.

Il figlio avrebbe raccontato ai pm che, "nel tentativo di far tacere la madre, le ha messo una mano sulla bocca per un paio di minuti e poi si è accorto che la madre respirava male, ha provato a praticarle il bocca a bocca. Ha quindi chiamato il numero di emergenza 118. Inizialmente, il medico legale aveva dichiarato la morte della donna per epilessia, ma il figlio ha chiesto che venissero chiamate le forze dell'ordine", questo il racconto del suo legale.

Dalle indagini è emerso che Ruscio avrebbe ricevuto messaggi minatori da parte di alcuni soggetti. Da quanto appreso avrebbe dovuto restituire ad altre cinque persone del denaro, per un debito di 40.000 euro complessivi.

L'interrogatorio di garanzia rappresenta solo una fase preliminare del processo, durante la quale vengono raccolti i primi elementi di prova e vengono ascoltate le testimonianze dei soggetti coinvolti. Sarà compito degli inquirenti approfondire ulteriormente le indagini per stabilire la verità sui fatti accaduti e chiarire eventuali responsabilità.

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