Riccardo Bigi ha tracciato nel suo libro un ritratto di Giorgio La Pira che è insieme anche una lettura della storia italiana del dopoguerra. Oltre che una narrazione dettagliata e coinvolgente di come La Pira ha saputo interpretare i valori più alti dell’umanesimo cristiano coniugandoli con quelli universali della pace e della dignità dell’uomo.
E il libro 'Il sindaco santo - Vita e pensiero di Giorgio La Pira' che sarà al centro dell’iniziativa, domani 22 giugno alle 18 alla biblioteca del Seminario di San Miniato, della Fondazione Istituto del Dramma Popolare che a La Pira dedica, quest'anno, lo spettacolo principale della Festa del Teatro.
Si tratta di Dramma Industriale, che inquadra l’autunno 1953 quando più di duemila operai, tutti assunti presso lo stabilimento fiorentino del Pignone rischiarono il licenziamento per la chiusura della fabbrica. Il sindaco della città, Giorgio La Pira, prese pubblicamente le parti degli operai, asserragliati nello stabilimento.
Nelle drammatiche giornate di quell’occupazione, tra scioperi generali e rapporti con industriali, prefetti e ministri, La Pira compattò un fronte politico e civile che puntò a salvare prima di ogni altra cosa i posti di lavoro. Anche per questo è stato una singolare figura di cristiano. Oltre essere stato un grande leader politico, docente di diritto romano, sindaco di Firenze, fu uno dei maggiori artefici della Carta costituzionale italiana.
La serata si aprirà con i saluti del presidente della Fondazione Crsm Antonio Guicciardini Salini a cui seguiranno quelli di Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale e del sindaco Simone Giglioli. Introdurrà Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Idp. Poi la parola al vescovo monsignor Giovanni Paccosi e all’autore del volume Riccardo Bigi, giornalista del settimanale Toscana Oggi.
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