Leggero calo dell’export di piante vive delle imprese pistoiesi

Leggero calo dell’export di piante vive delle imprese pistoiesi nel primo trimestre 2023. Il vivaismo made in Pistoia ha esportato per quasi 153 milioni di euro, meno 3.5%, a fronte di un calo delle esportazioni italiane che ha sfiorato il 4%. In virtù di questi dati, la quota di export del polo pistoiese sul totale italiano nei primi 3 mesi ha toccato il 42,77%. È quel che raccontano i dati Istat appena rilasciati elaborati da Coldiretti.

“Siamo di fronte ad un assestamento del mercato, nonostante le non poche criticità che stiamo attraversando: il lunghissimo periodo di siccità che ci ha accompagnati per oltre un semestre, a cui è seguito l’eccesso di piogge in primavera. E poi, le incognite derivanti dal conflitto in Ucraina, e l’indiscriminato e spesso ingiustificato aumento dei costi energetici e delle materie prime –spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia-. Una fase dove Pistoia si conferma il principale polo produttivo nazionale, ma siamo consapevoli degli investimenti e dei sacrifici che occorre fare per mantenere e sviluppare le nostre eccellenze, prodotte con l’ausilio di migliaia di addetti in tutta la provincia”. Sono quasi 4000 gli addetti diretti nel pistoiese, inclusi i lavoratori impegnati nel settore floricolo, in crescita a fine 2022, come dicono i dati della Camera di Commercio di Pistoia e Prato elaborati da Coldiretti.

“Un supporto ci arriva dalla legge delega approvata nei giorni scorsi dal Governo, a cui si è arrivati grazie al lavoro di Coldiretti a livello nazionale –spiega Tesi- e alla sensibilità dei rappresentanti pistoiesi al Governo ed in Parlamento”.

Un provvedimento, spiega Coldiretti, che rappresenta una opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia come il florovivaismo che a livello italiano vale oltre 2,6 miliardi di euro, con il coinvolgimento di 27.000 aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a 200.000 persone a livello nazionale. Una legge che consentirà di definire una cornice normativa organica al florovivaismo”.

Si tratta di un settore dinamico particolarmente orientato alle esportazioni con un valore di 1,2 miliardi nel 2022, pari a quasi la metà del fatturato ma a pesare sono le importazioni balzate del 35% nell’ultimo anno toccando il massimo di sempre a quasi 900 milioni di euro, secondo analisi Coldiretti su dati Istat. A preoccupare – precisa la Coldiretti - sono da un lato gli effetti dei cambiamenti climatici che stravolgono i cicli produttivi e dall’altro l’aumento dei costi che colpisce i bilanci delle imprese.

“Con una specifica politica del verde potremmo affrontare meglio l’aumento esponenziale dei costi e consolidare la competitività sui mercati esteri” spiega Coldiretti, nel sottolineare che “dobbiamo agire come sistema Paese per creare valore con la bellezza ed il benessere nelle case, sui territori, nelle grandi città come nei piccoli comuni”.

“La valorizzazione del verde ha un importante peso economico, ma è ricopre anche un ruolo strategico per il benessere e la salute delle nostre comunità -conclude il presidente di Coldiretti Pistoia- nell’auspicare una celere approvazione del disegno di legge e dei decreti legislativi delegati, che il Governo dovrà adottare entro i due anni successivi”.

Fonte: Coldiretti Pistoia

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