Dal percorso “Inside Out” grazie al quale l’artista russa Alisa Martynova educa gli studenti a un impiego cosciente della fotografia favorendo una maggiore consapevolezza nell’uso dei social network alla complessa installazione “Cielo”, che l’artista ucraina Olga Pavlenko ha realizzato insieme ai ragazzi, partendo da una rete analoga a quelle in uso all’esercito, simile in tutto e per tutto a quelle utilizzate nel conflitto, riproposta seguendo però il disegno utilizzato nel tradizionale ricamo del suo Paese; dal progetto di Benedetta Manfriani, che ha dato ''voce'' alle emozioni dei ragazzi, insegnando loro ad utilizzare il corpo come strumento, oppure come spunto per proiettare visioni immaginifiche partendo proprio dai particolari fisici che accettiamo con maggior difficoltà fino all’americana Victoria de Blaisse, con cui i giovani artisti in erba hanno realizzato enormi soft sculptures solo con materiale di riciclo. In modo molto diverso Fosca, Teatro dell’Elce e Inquanto Teatro hanno lavorato con i ragazzi su un training professionale di natura performativa, che li ha messi in gioco in mappature emotive della città, azioni relazionali e l’organizzazione di un vero e proprio festival autogestito, con la distribuzione di tutti i ruoli necessari.
Diversi i media, differenti i lavori sviluppati nelle scuole secondarie di primo grado fiorentine grazie a “Mapping the Community: residenze d’artista a scuola” il progetto promosso e finanziato dalla Direzione Istruzione e dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze con la curatela di MAD Murate Art District, il centro di arte contemporanea gestito da MUS.E, che da novembre 2022 a maggio 2023, ha visto gli artisti “coabitare” con i ragazzi, coinvolgendo complessivamente 2790 studenti, con laboratori di lungo periodo e oltre 700 ore di lavoro investite nelle scuole.
“Un progetto bellissimo che ha portato dentro tante scuole un’esperienza innovativa come quella delle residenze d’artista, rendendo protagonisti i nostri ragazzi. – sottolinea l’assessore all’Educazione Sara Funaro – Tante discipline e modalità espressive diverse hanno permesso agli studenti di cimentarsi con l’arte contemporanea in prima persona, imparando nuovi modi di raccontarsi e di mettere alla prova la propria sfera emotiva. Si tratta di esperienze formative significative, perché l’arte e la cultura riescono a veicolare messaggi importanti e a fornire nuovi strumenti di crescita ai nostri giovani. Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di questa iniziativa e cogliamo l’occasione di oggi per fare i complimenti a tutti gli studenti coinvolti”.
“9 artisti per 9 mesi in 8 scuole medie fiorentine sparse nei 5 quartieri della città: un’avventura unica in Italia in cui l’arte ha abitato costantemente le scuole, coinvolgendo 2790 ragazzi e divenendo pratica quotidiana per 641 di loro, distribuiti in 32 classi beneficiarie di un percorso artistico lungo e approfondito, offerto loro in ambito curriculare dalla Direzione Istruzione e l’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – ha detto Valentina Gensini, direttore artistico di MAD Murate Art District - È un percorso che si riprende gelosamente “il tempo giusto”, come dichiarato da alcuni di loro, il tempo di apprendere nuove pratiche e linguaggi espressivi, ma soprattutto il tempo di riscoprirsi una comunità nuova e diversa, capace di valorizzare ogni suo componente riconoscendo la differenza come valore, l’errore come ispirazione, la difficoltà come occasione”.
Un’esperienza unica a livello nazionale, capace di creare un rapporto di intimità, frequentazione e collaborazione tra artisti professionisti e giovani studenti in un’età difficile, non più bambini, e talvolta non ancora teenager. Performing arts, teatro, arti visive e installazioni, canto, videoarte, fotografia sono alcuni dei mezzi espressivi utilizzati dai 9 artisti internazionali coinvolti nel progetto, provenienti da Stati Uniti, Ucraina, Russia e Italia.
Katiuscia Favilli (regista) con Cristina Abati (performer) per Fosca, Victoria de Blaisse (artista visiva), Andrea Falcone (drammaturgo) con Giacomo Bogani (attore) per Inquanto Teatro, Benedetta Manfriani (cantante, performer, artista visiva), Alysa Martinova (fotografa), Marco Di Costanzo (regista e direttore artistico) per Teatro dell’Elce, Olga Pavlenko (artista visiva) hanno messo il loro talento e la loro creatività al servizio dell’educazione, coinvolgendo gli studenti delle scuole in un percorso fatto di scoperta, di incontro e di nuove consapevolezze.
Le scuole medie inferiori coinvolte nel progetto sono:
Scuola media Manzoni (IC Vespucci), Scuola Media Papini (IC Galluzzo), scuola Media Machiavelli (IC Oltrarno), scuola media Dino Compagni (IC Compagni Carducci), scuola media Gramsci (IC Montagnola Gramsci), scuola media Don Milani, Scuola media Poliziano, scuola media Puccini.
Il progetto Mapping the Community è realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze.
Fonte: Fondazione CR Firenze - Ufficio stampa
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