La prospettiva di integrare le aree di Toscana e Marche nella dichiarazione di stato di emergenza, "Ci consentirebbe di lavorare al ripristino con più risorse"
“Le parole del ministro della Protezione civile Musumeci sulla prospettiva di integrare le aree di Toscana e Marche nella dichiarazione dello stato di emergenza sono coerenti ai colloqui che sono intercorsi col Ministero e rappresentano la giusta attenzione verso aree che hanno subito pesanti conseguenze per le forti precipitazioni della settimana scorsa”.
Si apre così una dichiarazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
"In Toscana – ricorda Giani - i comuni coinvolti sono quelli che stanno nello spartiacque appenninico, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Marradi e San Godenzo. In queste zone l’acqua caduta è la stessa che ha determinato i gravissimi danni in Romagna, e i fiumi sono quelli che, più a valle, hanno prodotto ingenti danni, basti pensare al Lamone, a Marradi, al Santerno a Firenzuola o al Senio a Palazzuolo. Anche qui sono crollati ponti, sono cambiati i corsi dei fiumi: per fortuna i lavori fatti da Regione, Comuni, Consorzi di bonifica, hanno evitato il pericolo di esondazioni. In questi territori abbiamo inoltre potuto riscontrare un carico di quasi 200 frane".
"La dichiarazione di emergenza nazionale – conclude il presidente - è importante perché ci consentirebbe di lavorare al ripristino con risorse che non possono avere a disposizione Regione ed enti locali. Ho trovato nel ministro disponibilità e comprensione. Mi auguro che il prossimo consiglio dei ministri possa allargare ai quattro Comuni toscani, come a quelli marchigiani coinvolti, lo stesso trattamento che lo stato di emergenza nazionale consente per l’Emilia-Romagna".
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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