Negli ultimi anni, gli italiani hanno modificato le proprie abitudini alimentari per orientarsi verso una dieta più sana e sostenibile. Questo cambiamento ha registrato, fra le varie tendenze, un vero e proprio boom relativo alla diffusione delle diete vegane e flexitariane, in grado di andare incontro alla salute dei consumatori e dell'ambiente. Adattando le ricette tradizionali nell'ottica di un consumo alimentare più sano ed eco-friendly, le famiglie della Penisola stanno dimostrando di avere non poca fantasia in cucina.
Le nuove tendenze alimentari, dalla dieta vegana alla flexitariana
Quando si tratta di nuove tendenze food, è d'obbligo iniziare dalla dieta vegana. In cosa consiste? Si tratta di un regime alimentare a base esclusivamente vegetale, che non contiene dunque alcun tipo di prodotto animale, dal pesce ai latticini, compresi i derivati. L'obiettivo di questa scelta è riuscire a contrastare due piaghe che si verificano negli allevamenti intensivi, ovvero lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali nella catena di produzione alimentare.
Una citazione la merita anche la dieta vegetariana, più elastica rispetto alla vegana, dato che ammette alcuni prodotti caseari, come il formaggio o lo yogurt, e altri derivati animali come nel caso del miele. In sintesi, i vegetariani rifiutano soltanto il consumo di carne e pesce. Poi c'è una tendenza ancor più elastica, rispetto alle due precedentemente citate, ovvero la dieta flexitariana.
Questo regime alimentare coniuga entrambi i mondi, con un'attenzione principale nei confronti dei cibi vegetali, ma consentendo comunque un consumo moderato di prodotti di origine animale, dalla carne al pesce. Si tratta di una dieta approvata da molti esperti, in quanto riesce ad assicurare all'organismo il giusto apporto nutritivo, dai minerali alle vitamine, passando per le proteine.
Diete plant-based: le difficoltà che si hanno nel seguirle
Seguire queste diete, tuttavia, può diventare una vera e propria sfida. Innanzitutto, richiedono grande impegno e dedizione, soprattutto se si è abituati al consumo di carne, pesce e derivati animali. Inoltre, serve fare molta attenzione al problema delle carenze alimentari e degli squilibri, che possono causare seri problemi di salute. A tal proposito, infatti, si consiglia di consultare sempre un nutrizionista certificato, prima di abbracciare una dieta del genere.
Uno dei problemi principali, tuttavia, è legato all'acquisto di cibi adatti a seguire questi regimi alimentari. Ecco perché molti italiani hanno iniziato a sperimentare alcuni stratagemmi per gestire il cambiamento. Innanzitutto, tra i più giovani si tende a fare affidamento sui servizi di food delivery per riuscire a seguire la propria dieta.
Il motivo principale dietro questa decisione è la comodità di ricevere un pasto già preparato e la possibilità di ordinare cibo anche quando si è lontani da casa. Inoltre, anche i supermercati si sono ormai adattati alle esigenze degli italiani. Per esempio, se si fa la spesa online su Bennet sarà possibile ricevere a domicilio una vasta selezione di alimenti, compresi quelli pronti all'uso, semplificando così il processo di seguire una nuova dieta senza eccessivi sforzi.
Molte persone decidono inoltre di programmare i loro pasti e di mangiare solo in certi momenti della giornata per bilanciare o evitare gli sgarri, cosa che accade spesso quando si inizia a adottare un nuovo regime alimentare. Occorre comunque ripetere l'importanza di una dieta bilanciata, anche per fornire al corpo tutte le energie necessarie.
Un approfondimento sulla dieta flexitariana
Come suggerisce il nome, la dieta flexitariana risulta molto più semplice da adottare, per via della sua spiccata flessibilità e per le numerose concessioni che propone a chi la sceglie. Non per caso, questo regime alimentare non esclude la possibilità di consumare carne, pesce e prodotti derivati dagli animali, ma va ad enfatizzare l'importanza della moderazione e della sostenibilità. Questo implica la riduzione del consumo di proteine animali rispetto a una dieta onnivora tradizionale, e la preferenza per alimenti provenienti da una filiera rispettosa dell'ambiente e sostenibile.
In questo tipo di dieta, quindi, non ci saranno limitazioni drastiche. Al contrario, si può mangiare tutto, ma mantenendo sempre un certo equilibrio. Per fare un esempio concreto, in base alla tabella prevista da questa dieta, i latticini e le uova dovrebbero rappresentare il 10% del fabbisogno settimanale, e lo stesso discorso vale per la carne e il pesce.
I vantaggi per la salute sono chiari: si abbassa il rischio di incidenza di malattie croniche come il diabete, e delle patologie cardiovascolari. Infine, sul fronte ambientale, questa dieta permette di ridurre l'impatto sul pianeta e la nostra impronta di carbonio, favorendo al contempo le coltivazioni locali e sostenibili.