E' stato un confronto molto acceso, quello tenutosi lunedì scorso, presso il teatro comunale di Santa Maria a Monte, fra le tre candidate alla carica di sindaco.
"Durante tutto il dibattito - racconta Sergio Mensi per Sinistra Italiana e Civica - le due candidate della coalizione uscente se ne sono dette di tutti i colori, rinfacciandosi alcuni retroscena di quello che è stato un decennale matrimonio di comodo. È venuto alla luce di tutto: un fantomatico contratto scritto e non rispettato (corredato di prova fotografica), tessere di partito doppie, altre tessere chieste ma non rilasciate e chi più ne ha più ne metta.
Come loro avversari - prosegue - potremmo anche gioire per questo spettacolo indecoroso, ma come cittadini che credono nella buona politica e hanno a cuore il bene comune ci siamo sentiti avviliti e umiliati nel toccare con mano da chi siamo stati amministrati in questi dieci anni. Hanno isolato Santa Maria a Monte, desertificato il centro storico, penalizzato il tessuto economico e produttivo, abbandonato il territorio, ma sono così arroganti che non sentono neppure il peso del loro fallimento.
Basta con le solite vecchie facce! Santa Maria a Monte merita di più. C’è un bisogno disperato di idee innovative, di programmazione, di una visione di futuro che ne interrompano il declino. Servono facce ed energie nuove e un governo locale improntato alla trasparenza, alla partecipazione, all’ascolto. La vera novità, in questa campagna elettorale, è la competenza, l’umiltà e la gentilezza di chi punta a sfruttare le opportunità e le potenzialità offerte dalla centralità del nostro Comune rispetto ai territori di cui siamo cerniera: la Valdera per i servizi e il Valdarno per lo sviluppo economico.
La lista FARE INSIEME, con Patrizia Faraoni candidata a sindaco, rappresenta un investimento sul futuro di Santa Maria a Monte e il suo territorio - conclude -. Il bene comune sempre prima delle ambizioni personali".
Fonte: Ufficio Stampa
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