Sindaco contestato al 25 aprile, lui querela l'Anpi

Antonfrancesco Vivarelli Colonna (foto da Facebook)

Pacificazione sì, ma fino a un certo punto. Il sindaco di centrodestra di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha sporto querela all'Anpi cittadino dopo le contestazioni del 25 aprile, Festa della Liberazione, e del 20 marzo, commemorazione di Maiano. A scatenare inizialmente la protesta fu l'iniziativa di voler intitolare una strada a Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, vicino a via Enrico Berlinguer, ex segretario del Partito Comunista Italiano, nel nome della pacificazione. L'associazione degli ex partigiani ha contestato il sindaco fino a cantare ad alta voce durante il suo intervento il canto di liberazione Bella Ciao.

"Non si possono tollerare manifestazioni abusive o derivazioni delle stesse non autorizzate. Ogni sindaco ha il dovere di mantenere l'ordine pubblico e garantire il normale svolgimento di una celebrazione commemorativa e pubblica", scrive il sindaco nell'annuncio della querela. I reati che dovrebbero essere contestati, secondo il sindaco e i suoi legali, sarebbero di "diffamazione aggravata, tentativo di violenza privata e organizzazione di una contromanifestazione abusiva".

Nella giornata di ieri Vivarelli Colonna è stato di nuovo al centro delle cronache per un video sui social dove, mentre svolge palestra, dice "Dio dammi la forza, per un comunista di meno". In precedenza, aveva ripubblicato sempre sui suoi social un'offesa sessista alla segretaria Pd Elly Schlein.

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