Medagliere e Sala Barocca, riallestimenti in corso al museo del Bargello

Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Costanza Bonarelli, Museo Nazionale del Bargello, inv. 5898, 1637 c. marmo, inv. 81 S. (foto Lorenzo Mennonna, su concessione del Ministero della Cultura)

Nel nuovo allestimento verrà ampliato il nucleo di opere barocche e delle medaglie. Tra i protagonisti il ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini


Gian Lorenzo Bernini, Ritratto di Costanza Bonarelli, Museo Nazionale del Bargello, inv. 5898, 1637 c.
marmo, inv. 81 S. (foto Lorenzo Mennonna, su concessione del Ministero della Cultura)

Una selezione tra le quasi diecimila medaglie provenienti dall’antico medagliere mediceo-lorenese e un nucleo di importantissime sculture barocche, che contano, tra gli altri, il ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini e i modelli in cera donati al museo dal marchese Leonardo Lorenzo Ginori Lisci. Sono solo alcuni dei protagonisti del riallestimento del Medagliere e della Sala Barocca, al secondo piano del Museo Nazionale del Bargello, iniziati la scorsa settimana. I lavori di riallestimento delle due sale, che seguono quelli già realizzata alla Sala degli Avori, alla Cappella della Maddalena, alla Sagrestia e alla Sala della Scultura Medioevale e quelli, concomitanti, partiti lo scorso mese alla Sala Islamica e alla Sala delle Maioliche, vanno ad innestarsi nel serrato programma di grandi lavori sviluppato a partire dal 2016 nelle cinque sedi dei Musei del Bargello.

In seguito all’approvazione del progetto culturale dei Musei del Bargello e all’avvio di un programma di lavori di manutenzione straordinaria e di riallestimento delle collezioni nei cinque musei, Matteo Ceriana, funzionario storico dell’arte, e Maria Cristina Valenti, funzionario architetto e capo dell’ufficio tecnico, nel 2019 avevano iniziato ad elaborare il progetto di riallestimento del Medagliere e del nucleo di sculture sei-settecentesche della Sala Barocca del Bargello insieme al Direttore Paola D’Agostino. A fine 2019, le sale vennero chiuse, ma a seguito dell’emergenza pandemica del 2020-2021, il progetto subì una forzata battuta d’arresto, per mancanza di fondi e per il contemporaneo avvio di altri importanti lavori al Bargello.

Grazie ad un finanziamento straordinario di € 490.000 del Ministero della Cultura, è stato possibile riprendere il progetto di riallestimento delle due sale. Nell’estate del 2022, il progetto esecutivo di riallestimento è stato concluso dall’ufficio tecnico dei Musei del Bargello con la nomina interna del funzionario architetto Costantino Ceccanti, in qualità di Responsabile Unico del procedimento e con l’individuazione del geometra Tommaso Tassini, professionista esterno, come coordinatore per la sicurezza. L’importo complessivo dell’intervento per la realizzazione delle nuove vetrine è di € 349.207,57 e la gara è stata vinta dalla GOPPION SPA. La Direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Elena Magazzini, professionista esterna, e il 2 maggio si è avuto l’effettivo inizio dei lavori che vedrà non soltanto la realizzazione di nuove moderne vetrine, ma anche il restauro e l’adeguamento di alcune delle vetrine ottocentesche. Accanto a Costantino Ceccanti, il geometra Ilaria Castellani e la funzionaria restauratrice Benedetta Cantini saranno direttori operativi del progetto, coordinati dal Direttore Paola D’Agostino.

Nel frattempo Matteo Ceriana è andato in pensione, seguito un anno dopo da Cristina Valentina Valenti, ma entrambi avevano delineato il progetto nelle linee fondamentali. Insieme a Paola D’Agostino è stata sviluppata l’idea di allestire vetrine di ultima generazione, aggiornate ai più moderni criteri tecnici e museali, versatili sia nella conservazione che nell’esposizione delle medaglie. Inoltre, è stato ampliato il nucleo di opere barocche che torneranno in esposizione, ad esempio il magnifico e raro modello in cera di Francesco Mochi, per il Monumento di Alessandro Farnese, o il modello in terracotta del Monumento funebre di Papa Innocenzo XI Odescalchi di Pierre Etienne Monnot.

Il progetto punta alla massima valorizzazione, secondo aggiornati criteri museografici e storiografici, di medaglie e sculture sei-settecentesche in materiali diversi, opere dei massimi esponenti del Barocco romano e toscano, da Francesco Mochi a Gian Lorenzo Bernini, da Alessandro Algardi a Giovan Battista Foggini e Massimiliano Soldani Benzi. Medaglie, ritratti marmorei, ma anche bronzetti e bozzetti, in cera e in terracotta, opere tutte più note agli studi che al grande pubblico, ma di primaria importanza culturale e artistica all’interno del patrimonio italiano. La Sala della scultura barocca illustrerà lo sviluppo dei rapporti tra scultori del barocco romano e fiorentino, capitolo indispensabile ma finora assente, nelle scelte museografiche del principale museo di scultura italiana al mondo. Al termine dei lavori, nella sala saranno esposti in un nuovo assetto capolavori del barocco italiano, tra tutti la celeberrima Costanza Bonarelli del Bernini – attualmente esposta, temporaneamente, in dialogo con il Bruto di Michelangelo, rievocando così la sua prima collocazione fiorentina nelle collezioni granducali a Firenze, nella Sala di Michelangelo e della scultura del Cinquecento, dove resterà fino al termine dei lavori di riallestimento delle sale al secondo piano. Nel nuovo allestimento saranno inoltre esposti per la prima volta al pubblico alcuni dei modelli in cera, recentemente donati al Bargello dal marchese Leonardo Lorenzo Ginori Lisci, in dialogo con la collezione permanente del Museo.

Pisanello, Giovanni VIII Paleologo e l’Imperatore a cavallo davanti al Crocifisso, medaglia, bronzo,
fusione, 102 mm, 1438.42. Firenze, Museo Nazionale del Bargello, inv. 5898, su concessione del
Ministero della Cultura

Nella Sala del Medagliere, il gruppo tecnico lavorerà al nuovo allestimento in stretta sinergia con la Scuola Normale Superiore di Pisa. È infatti iniziata da qualche settimana la collaborazione scientifica con la professoressa Lucia Simonato, autrice di contributi di primaria importanza per la storia della medaglia. Il progetto potrà inoltre giovarsi delle ricerche di Giulia Daniele, vincitrice di un assegno cofinanziato al 60% dai Musei del Bargello, bandito dalla Scuola Normale con il titolo Le medaglie del Bargello: studi storico-artistici e strategie espositive. Per lo studio, la diagnostica e l’analisi delle medaglie il Bargello ha potuto infatti contare su un proficuo scambio scientifico con la Scuola Normale grazie al progetto MeB 2020-2022 (Conoscere e conservare i piccoli metalli del Bargello: nuove indagini storico-artistiche e scientifiche su medaglie e placchette d’età moderna), coordinato dalla professoressa Simonato e co-finanziato dalla Regione Toscana, nell’ambito del programma Giovanisì.

Il medagliere e il nucleo di sculture barocche sono stati oggetto di diversi allestimenti nei quasi 160 anni di intensa vita museale del Bargello. Le medaglie occupavano due intere sale del secondo piano nell’ultimo quarto dell’Ottocento con trentacinque vetrine in legno, per poi ridursi in maniera drastica, ma sapiente, nell’allestimento del 1990, quando il Medagliere riaprì al pubblico dopo molti anni. In quell’allestimento, compiuto sotto la direzione di Giovanna Gaeta Bertelà, le medaglie in numero più contenuto, ma sempre oltre le mille unità, trovarono un nuovo ordine in tredici delle antiche vetrine restaurate, mentre soltanto alcune delle opere in marmo e bronzo del Sei e Settecento venivano esposte nelle due sale.

“Sono molto lieta che anche questo progetto, al quale abbiamo lavorato per quasi quattro anni, sia nella fase di realizzazione e dovrebbe concludersi entro l’anno 2023 - chiosa il Direttore Paola D’Agostino – Il progetto tutto sviluppato con competenze e saperi di funzionari interni al Ministero della Cultura, potrà avvalersi di professionisti esterni per la parte tecnica e di una prestigiosa collaborazione scientifica per la curatela dell’allestimento e della ricerca sulle medaglie, tipologia artistica in genere ostica al grande pubblico, soprattutto visti i numeri elevati della collezione del Bargello. Per questo è particolarmente significativo l’impegno a co-finanziare un assegno di ricerca che possa dare nuove competenze professionali anche in ambito anche museale ad una studiosa più giovane. Mi auguro che alla fine dei lavori, i visitatori non soltanto comprendano meglio il valore della medaglia, vero e proprio strumento di promozione e comunicazione sociale ante litteram, ma comprendano anche gli sviluppi della scultura toscana dopo la morte del Giambologna e l’intenso rapporto che gli scultori toscani ebbero con il barocco romano”.

“La collezione medaglistica - osserva la professoressa Simonato della Scuola Normale Superiore di Pisa - spicca per essere una delle più cospicue e pregiate raccolte a livello globale, intimamente connessa con le vicende dei Medici, la loro affermazione politica e la ricchezza delle loro reti diplomatiche in età moderna”.

Fonte: Musei del Bargello - Ufficio stampa

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