Durante il fine settimana, i militari della compagnia di Prato hanno intensificato i controlli sul territorio per contrastare la criminalità diffusa, eseguendo un arresto e diverse denunce.
Nel settore degli stupefacenti, i militari della tenenza di Montemurlo hanno arrestato un nigeriano di 44 anni già noto per aver introdotto 32 dosi di eroina nel paese alcune settimane prima. Non appena aveva visto i militari, il nigeriano si era sbarazzato delle sedici dosi di eroina pronte per la vendita, gettandole in un cespuglio, e poi era fuggito. Dopo essere stato catturato, gli è stata trovata una piccola quantità di hashish e 100 euro in contanti. Processato per direttissima dal tribunale di Prato, è stato sottoposto all'obbligo giornaliero di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa della definizione della causa.
Altri due giovani stranieri del Nordafrica, irregolari sul territorio, sono stati denunciati dal personale della compagnia d'intervento operativo del 6° battaglione CC Toscana per detenzione di stupefacenti e possesso di oggetti atti ad offendere. Sempre i militari della compagnia di intervento operativo hanno effettuato controlli presso attività commerciali nel macrolotto uno, denunciando due commercianti che avevano messo in vendita abbigliamento e calzature contraffatte. In entrambe le operazioni sono stati sequestrati capi per un valore complessivo di qualche migliaio di euro.
Invece, i militari della stazione di Jolo hanno individuato e deferito in stato di libertà un quindicenne di San Giusto già noto alle autorità per una rapina in concorso. La rapina era stata messa a segno qualche settimana prima ai danni di due coetanei avvicinati e minacciati per farsi consegnare una piccola somma di denaro. La posizione del ragazzo sarà valutata dal tribunale dei minori di Firenze.
Infine, pattugliamenti preventivi sono stati estesi anche all'area industriale del macrolotto, che aveva fatto registrare alcuni recenti episodi di predatori. Anche in questo caso, con esito positivo, nella notte scorsa i militari della stazione di Carmignano, tempestivamente intervenuti dopo la segnalazione di un furto di un Ducato da una confezione dell'area, riuscivano a rintracciare i malfattori - due ventenni, uno di origine albanese e l'altro magrebino, quest'ultimo già conosciuto dagli operatori in ordine ai suoi precedenti giudiziari - ancora alla guida del mezzo. Dopo aver ricostruito la dinamica dell'azione furtiva durante la quale i due avevano rischiato di investire i titolari dell'azienda che, notata l'azione dei malfattori sul veicolo parcheggiato nel piazzale della confezione, avevano cercato di bloccarli parandosi davanti al mezzo in movimento, venivano denunciati per il più grave reato di rapina impropria alla locale Procura.
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