In 10mila hanno partecipato al corteo a Pisa in memoria della psichiatra. La figlia di Capovani: "L'ultimo consiglio che mi ha dato, solo lo studio ci permette di crescere"
La città di Pisa questa sera si è illuminata di tante piccole luci in ricordo della psichiatra Barbara Capovani, 55 anni, scomparsa il 23 aprile due giorni dopo dall'aggressione subita fuori dall'ospedale Santa Chiara dove era responsabile dell'unità funzionale Salute mentale adulti e Spdc. L'appuntamento in memoria della psichiatra, promosso dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici e dai sindacati di categorie delle professioni sanitarie, è iniziato alle ore 20 in piazza Vittorio Emanuele II. Il centro della città si è riempito di persone, 10mila secondo la questura, che hanno partecipato al ricordo. In cima al corteo una corona di fiori e la scritta, "Per Barbara", con il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, i vertici regionali e locali dei sindacati di categoria, l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, il sindaco di Pisa Michele Conti, forze dell'ordine e numerosi esponenti politici, associazioni, cittadini e colleghi della psichiatra.
Capovani è stata ricordata nel silenzio dalle luci dei presenti, a Pisa così come in tante altre città d'Italia. Prima della fiaccolata, all'appuntamento promosso dalla federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri, presente anche una delle figlie della psichiatra, che ha seguito le orme della mamma intraprendendo una carriera da dottoressa, nel campo della ginecologia. "Mia mamma sarebbe stata contenta di questa iniziativa e della decisione di istituire una borsa di studio per giovani medici - ha detto la figlia durante l'iniziativa pubblica - lo studio era il suo pallino ed è anche l'ultimo consiglio che mi ha dato: solo lo studio ci permette di crescere". Descritta come una persona straordinaria, "ma in realtà - ha continuato la figlia - era bravissima a fare le cose ordinarie. Ed è questo quello che ci ha sempre insegnato: fare al meglio ciò che c'era da fare".
"Essere qui per le Istituzioni - ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, tra i presenti alla fiaccolata - è un dovere. Queste fiaccole sono simbolo del ricordo della dottoressa Barbara Capovani e sarà nostro compito tenere viva la sua memoria. Tragedie come questa non devono mai più accadere. Come Regione ci impegneremo ad aumentare il livello di sicurezza del personale sanitario, ma come Consiglio regionale siamo pronti a sollecitare il Parlamento con una proposta di legge nazionale che colmi le lacune dell'attuale sistema legislativo e tuteli i professionisti della salute mentale".
"Parte da Pisa per raggiungere tutta Italia il grande abbraccio alla dottoressa Barbara Capovani" afferma il sindaco Michele Conti. "L’intera città stasera si stringe unita nel suo ricordo e abbraccia la famiglia. Una folla composta, silenziosa ma determinata a gettare un seme perché ciò che è avvenuto non accada mai più. Una mobilitazione enorme per una persona speciale che spero potrà servire per risolvere il problema della sicurezza negli ospedali e nelle strutture sanitarie". Conti ha inoltre annunciato che "l'amministrazione è pronta a intitolare un luogo pubblico a Barbara in accordo con i suoi familiari, sceglieremo un posto che la rappresenti o che lei amava particolarmente e per farlo ci consulteremo con la sua famiglia".
Annunciata una borsa di studio per giovani medici intitolata a Barbara Capovani
Al termine del corteo il cuscino di fiori è stato deposto davanti all'ingresso della Spdc, meta finale del corteo di fiammelle che ha attraversato tutti i luoghi simbolici della città, per approdare al Santa Chiara passando sotto la Torre. "Un lungo applauso e poi il silenzio, in segno di rispetto per una morte violenta impossibile da metabolizzare, per tutti - scrivono in una nota congiunta l'Azienda ospedaliero universitaria Pisana e l'Asl Toscana nord ovest - In primis per i suoi familiari, colpiti nel vivo e all'improvviso da un dolore troppo grande. E poi per tutti i suoi amici, colleghi, collaboratori, conoscenti. Una morte dalla quale è scaturita forte la richiesta di una legislazione nazionale più incisiva in tema di salute mentale e sicurezza degli operatori sanitari. Intanto, in memoria della dottoressa Capovani ieri sera si sono mobilitate tante piazze italiane e a Pisa il consiglio direttivo straordinario dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Pisa, presente anche il rettore dell'Università di Pisa, ha annunciato una borsa di studio per giovani medici intitolata a Barbara Capovani. Affinché la sua passione e l'entusiasmo per il lavoro di psichiatra possano rivivere nei colleghi più giovani e il suo sacrificio della vita, così prematuro e crudele, trovare un senso e restituire così un minimo di sollievo ai suoi cari".
"È stata una camminata silenziosa e toccante - dichiara il Presidente dell'Ordine TSRM PSTRP di Siena Massimo Ferrandi - che ha coinvolto una città intera e un fiume di persone giunte da ogni dove che in rispettoso silenzio hanno voluto onorare la professionista uccisa per aver svolto al meglio il proprio lavoro con la speranza che ciò non accada mai più".
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