Dall'ecomostro al gassificatore. L'ex sindaco Varis Rossi sulla Multiutility: "Allarme vero"

Varis Rossi (foto da Facebook)

L'ex sindaco di Empoli, Varis Rossi, interviene su tre temi attuali per la città e il territorio: l'Ecomostro di Ponte a Elsa la cui demolizione porterà al nuovo EcoPark, il gassificatore di Marcignana che dopo il no al progetto Rossi definisce un "mostro in stand by" e infine la Multiutility.

"Già da diversi giorni potevo scrivere qualcosa. Però ho preferito non distogliere l’attenzione dalla Liberazione e dalla "dolce pasqua dei lavoratori". Il timore era di mancare di rispetto a queste due Feste "di lotta" che ad Empoli, quest’anno, sono riuscite per la partecipazione e per il sentimento forte che permane e si rinnova" scrive Varis Rossi, sindaco di Empoli dal 1985 al 1995.

Sull'Ecomostro, Rossi in una nota scrive: "La nostra sindaca ha picchiato molto e molto spesso su questo tasto, su questa parola, con immagini, con descrizioni, certamente reali, di una situazione non recuperabile di un immobile interrotto per fallimento. Una perdita di nuovi alloggi. Mi ha colpito questo stigma usato impropriamente. Per essere definito tale, dovrebbe essere un manufatto abusivo, senza concessione edilizia. Comunque non deve essere stata una scelta facile per il comune che vede crescere il bisogno di abitare per tanti cittadini italiani e non italiani. Un caso simile si presentò nel quartiere di Avane, diverso per dimensioni e non degradato, e fu possibile acquisire l’opera incompiuta trasferirla all’ente preposto alla realizzazione e gestione delle case popolari. Sicuramente questo a Ponte a Elsa non è stato possibile. Buona cosa che il comune sia riuscito a compiere un ripensamento quantitativo e di qualità utilizzando fondi possibili da non pesare sulle risorse comunali e recuperare spazi di vita migliori per i residenti e per i futuri abitanti".

"Tuttavia - prosegue l'ex sindaco - non vorrei che un "ecomostro taroccato" possa oscurare un "mostro" che aleggia ancora sul nostro territorio, ma si potrebbe dire in Toscana, il cosiddetto gassificatore di Marcignana. Bene la richiesta di discutere in Consiglio Comunale un documento che rafforzi Il no della sindaca, Brenda Barnini e riporti l’attenzione su un "mostro" in stand by, che resta minaccioso avendo già in sé costi importanti sostenuti (?) in ultima analisi, dalle nostre tariffe Alia. Non sappiamo quanto si è speso o impegnato in questa "fregnaccia", come direbbe il nostro Senatore".

"Fin qui per arrivare a quello che ritengo un allarme vero - aggiunge Varis Rossi - il mostro in gestazione, la Multiutility, un bertuello giuridico da cui non usciremo più, come cittadini, come Comuni. Non sarà possibile uscirne come la sindaca nostra è riuscita a fare con il mostro taroccato di Ponte a Elsa! Andiamo verso una finanziarizzazione di beni comuni ed essenziali come l’acqua dando l’impressione di farlo a cuor leggero assecondando in pieno l’abbandono nelle mani di Firenze". Su quest'ultimo punto, Rossi aggiunge: "Fra un anno poco più ci saranno le elezioni comunali. Spiegatelo e mettetelo nei programmi elettorali, camminate per strade e suonate alle case per informare e chiedere l’adesione a questa scelta! Non a fine corsa come state facendo ora senza avere avuto il vero referendum che è il voto degli elettori".

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