Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un gruppo di docenti del Ferraris-Brunelleschi in anonimato (ma da una mail certificata e legata all'istituto empolese) che riporta quanto già reso noto dopo le proteste degli studenti. Si parla soprattutto dell'alto numero di domande di trasferimento, che viene imputata alle difficoltà di insegnare sotto l'attuale dirigenza scolastica. In più anche sul progetto teatro, che la dirigente Grazia Mazzoni spiega di non aver mai voluto ostacolare, i docenti affermano che"numerose azioni (ridondanti adempimenti burocratici, divieti, mancanza di disposizioni, mancanza di condivisione e collaborazione) hanno rallentato, impedito e ostacolato il regolare svolgimento di tutte le fasi del progetto".
Ecco la missiva per intero
Siamo un gruppo di docenti dell’Istituto “Ferraris-Brunelleschi” che, dopo aver letto diversi comunicati e dichiarazioni successivi alla manifestazione di protesta di studenti e genitori della nostra scuola il 1° aprile 2023, ha deciso di esprimersi pubblicamente, ma in anonimato per ovvi motivi, precisando quanto segue:
− anno scolastico 2021/2022: le domande di trasferimento volontarie da parte di docenti di ruolo del Ferraris Brunelleschi sono state 66, pari a oltre il 33% dei docenti di ruolo e ben oltre la media di domande di trasferimento degli anni precedenti; anno scolastico 2022/2023: il numero di docenti che hanno presentato domanda di trasferimento dall’Istituto “Ferraris–Brunelleschi” è facilmente deducibile dai dati disponibili presso l’Ufficio Scolastico di competenza. Pertanto, non corrisponde al vero che “nessuno può sapere il numero”; d’altra parte, quando si condividono lo stesso ambiente scolastico e le stesse problematiche, è facilmente riscontrabile anche il motivo per il quale presentano domanda di trasferimento, tra gli altri, docenti che lavorano nell’Istituto da oltre vent’anni;
− anno scolastico 2022/2023: le domande di trasferimento volontarie da parte dei docenti di ruolo del FerrarisBrunelleschi sono stimate in oltre 80, circa il 50% dei docenti di ruolo dell’istituto, confermando la forte anomalia dello scorso anno e configurando un totale di circa 150 domande di trasferimento presentate dai docenti del “Ferraris-Brunelleschi” in due anni;
− non corrisponde al vero che “circa 30 docenti neoimmessi […] devono partecipare necessariamente ai
movimenti di mobilità, secondo le disposizioni ministeriali” dal momento che, in base alla legge 79/2022, è permesso presentare domanda di mobilità anche per i neo-assunti, trattandosi, quindi, di una facoltà, non di un obbligo. Pertanto, anche le circa 30 domande di trasferimento presentate dai docenti neo-immessi sono da considerarsi volontarie;
− in riferimento alla dichiarazione del 12/04/2023 secondo la quale “la scuola offre agli studenti il maggior numero possibile di progetti extracurriculari per dare l’occasione a ognuno di valorizzare al massimo il tempo non occupato dagli impegni di studio, nell’ottica di favorire l’inclusione e di arginare la dispersione scolastica”, informiamo il lettore che volesse saperne di più che gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale sono informati da tempo circa il reale andamento del piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto; in particolare, il ritardo nella partenza e nello svolgimento dei progetti extracurricolari non sono “esclusivamente imputabili ai lavori del Collegio dei docenti”, come ampiamente dimostrato dai documenti a disposizione degli Uffici Scolastici;
− ancora in riferimento alla dichiarazione del 12/04/2023 secondo la quale l’Istituto “è stato premiato con il riconoscimento dell'importante somma di circa 800mila euro complessivi di finanziamenti, a fronte dei numerosi progetti presentati dalla scuola per costruire ambienti digitali innovativi e per attivare iniziative a favore dell’inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica”, osserviamo che quasi 700 mila euro sono risorse del “Piano Scuola 4.0” di cui al PNRR che, come si legge nel sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, “sono state assegnate […] sulla base del numero delle classi di ciascuna scuola” e, quindi, non esiste alcuna premialità;
− in riferimento al progetto di Laboratorio teatrale, la cui rilevanza nazionale è ben nota, a fronte della dichiarazione per la quale “da parte di questa dirigenza non c’è mai stata l’intenzione di interromperlo”, invitiamo chi di dovere a tenere conto di tutta la documentazione scritta inerente al progetto, dalla quale si evince che sono state messe in atto numerose azioni (ridondanti adempimenti burocratici, divieti, mancanza di disposizioni, mancanza di condivisione e collaborazione) che hanno rallentato, impedito e ostacolato il regolare svolgimento di tutte le fasi del progetto, inficiando di fatto la buona riuscita di tale attività volta esclusivamente all’interesse dei ragazzi;
− pur apprezzando la dichiarazione di voler “affrontare le urgenti problematiche relative ai lavori di adeguamento strutturale, di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici”, non comprendiamo come quasi 74.000,00 euro di finanziamenti, ricevuti dalla Città Metropolitana di Firenze nel corso dell’anno 2022 per far fronte a spese per arredi, attrezzature scolastiche, manutenzione ordinaria e minuta manutenzione straordinaria, non siano riusciti a risolvere, almeno in parte, le diffuse criticità strutturali di base che da più di un anno tormentano le diverse sedi dell’Istituto e che di certo non possono essere attribuite agli studenti (difficile immaginare che gli studenti possano “vandalizzare” i bagni dei docenti ai quali non accedono o le porte di aule depositate nei ripostigli perché non agganciabili ai cardini dei rispettivi telai); a tal proposito non siamo riusciti a trovare sul sito della scuola, nella pagina “Trasparenza”, sezione “Bilanci”, il dettaglio della gestione finanziaria dell’anno 2022: ma attendiamo fiduciosi;
− i principali e più importanti documenti inerenti alla gestione e all’organizzazione della scuola e degli organi collegiali risultano spesso non reperibili o pubblicati in ritardo, come si evince facilmente dal Registro elettronico, dal sito dell’Istituto e dal portale Scuola in chiaro;
− a quanto indicato al punto precedente si aggiunge che il Collegio dei docenti è stato finora più volte privato del suo ruolo di organo deliberante in materia di didattica: le assemblee collegiali sono state trasformate in luoghi dove non si discute e non ci si confronta, ma si ratifica esclusivamente quanto proposto dalla Dirigente che, di fatto, sta sostituendo tali momenti ufficiali di confronto con riunioni cosiddette “informali”, svolte in piccoli circoli di zona al di fuori dell’orario di lavoro, alle quali i docenti partecipano su invito e non hanno la possibilità di trovare riscontro a quanto discusso in un verbale scritto. E, invece, noi vogliamo ribadire che è il Collegio dei docenti il luogo deputato alla discussione e alla condivisione, il luogo dove elaborare e assumere insieme decisioni in merito al piano triennale dell’offerta formativa;
− ricordiamo ancora che, fino al 22 dicembre 2022, non è stato pubblicato l’orario scolastico nella sua interezza con conseguenti ripercussioni sui quotidiani adempimenti di docenti, personale ATA e studenti: tale pubblicazione è stata “sbloccata” solo grazie alla successiva raccolta di 125 firme per discuterne al Collegio del 19 dicembre 2022;
− sorte analoga è toccata all’operazione di assegnazione del personale docente alle classi che ha completamente disatteso sia i criteri di continuità su classi e discipline in vigore nella scuola da diversi anni sia le proposte del Collegio docenti del 1° settembre 2022: per questo, a soli 3 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, quasi tutte le classi dell’Istituto, anche le classi terminali, si sono ritrovate con docenti diversi da quelli dell’anno precedente.
In conclusione, condividiamo con forza la manifestazione del 1° aprile degli studenti che, giustamente, hanno rivendicato il diritto a svolgere le loro assemblee studentesche in presenza e a non vedersi ostacolati nello svolgimento delle attività di ampliamento dell’offerta formativa e ci sentiamo vicini ai genitori che evidenziano con determinazione le preoccupazioni per le criticità emerse in diversi aspetti dell’Istituzione scolastica frequentata dai propri figli.
Vogliamo altresì sottolineare che la contemporanea presenza di posizioni giustificative e di altre, come le nostre, intese a far emergere problemi e criticità è il segnale più evidente di come questo Istituto sia stato spaccato, diviso nella sua funzione e condotto a non muoversi più come una comunità che collabora e coopera per il raggiungimento di un fine comune.
Siamo stanchi: l’esposizione mediatica, evidentemente non positiva, che questo Istituto sta ricevendo non può essere ricondotta al personale scolastico che ha cercato, come sempre nel corso degli anni, le risposte migliori da offrire nell’esclusivo interesse della scuola e dei ragazzi né può essere ricondotta a una presunta strumentalizzazione politica di genitori e alunni, ulteriore tentativo per distogliere l’attenzione di tutti noi dai veri problemi che investono l’Istituto o per scaricarne su altri la responsabilità.
Vogliamo tornare a sentirci una comunità educante che si muove all’unisono, riappropriarci degli spazi di democrazia progressivamente ridotti nel nostro ambiente di lavoro in questi ultimi due anni e svolgere il nostro lavoro con professionalità e dedizione senza il timore di essere additati e/o zittiti.
Per questo ci auguriamo di ricevere attenzione e riscontro da parte degli Organi competenti che chiamiamo a intervenire concretamente.
Un gruppo di docenti dell’Istituto “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli
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