Voleva essere medicato dalle ferite al volto ma quando i sanitari del Pps di Follonica hanno cominciato a curarlo lui li ha aggrediti verbalmente e ha minacciato due infermiere e un medico. Per questo sono stati allertati i carabinieri, e poi è stato deciso di trasferire il paziente all'ospedale di Grosseto dove l'uomo ha preferito recarsi autonomamente. E' accaduto la notte scorsa. Il 30enne si era presentato al punto di primo soccorso con la madre, spiegando che sarebbe stato aggredito in strada.
Una infermiera sotto shock è stata ricoverata in osservazione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Grosseto, per fortuna già dimessa.
“Siamo tutti scossi e indignati per questo ennesimo e grave episodio di violenza contro il nostro personale – dichiara Simona Dei direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est –, a nome anche di tutta la Direzione voglio esprimere la vicinanza e solidarietà a chi ha subito questa violenza assurda. Purtroppo da tempo – prosegue - stiamo assistendo ad un susseguirsi di aggressioni nei confronti di medici, infermieri e operatori sanitari, ma episodi di violenza sono segnalati anche su avvocati e insegnanti, quindi un fenomeno che riguarda diversi settori della società civile. In tutti questi casi violenza verbale e fisica non sono altro che due facce della stessa medaglia. Il nostro poi non è un problema solo della sanità – ammonisce la ds - , le aggressioni e le violenze negli ospedali e nei luoghi di cura riguardano tutte le istituzioni e bisogna lavorare insieme per evitare il ripetersi di fatti dolorosi e tragici come l’omicidio della dottoressa Capovani a Pisa. Siamo amareggiati ma anche orgogliosi della grande squadra di professionisti che ogni giorno, malgrado questi episodi – conclude Simona Dei -, svolgono il proprio lavoro con passione e competenza per garantire il diritto alla salute di tutti”.
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