Si è tenuta venerdì 14 aprile la lezione di saluto di Gigliola Vaglini, dal 2002 professoressa ordinaria di Sistemi per l'Elaborazione delle Informazioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa. Attraverso la sua attività di ricerca, ha ricostruito i mutamenti nell’ambito dell’informatica, dall’inizio degli anni '70 ad oggi.
“Da ancella della matematica e della logica, l’informatica si rende gradualmente una disciplina autonoma, e nel 1969 nasce a Pisa il corso di Laurea in Scienze dell’Informazione, il primo in Italia. Parallelamente, la nascita dei microprocessori, alla fine degli ani ’60, rende evidente l’esigenza di modelli teorici e di di laureati con una solida cultura ingegneristica, in grado di affrontare una progettazione integrata di sistemi hardware-software anche complessi. Tuttavia, Pisa dovrà aspettare ancora 20 anni per vedere la nascita di un corso di laurea in ingegneria informatica, avviato poi nel 1989. Nonostante questo, si tratta di uno dei primi corsi di laurea in Italia, e dà un impulso deciso alla nascita di diverse ricerche che vedono la partecipazione di informatici teorici e ingegneri informatici, e che hanno reso Pisa famosa a livello nazionale e internazionale in questa disciplina”.
Gigliola Vaglini si è laureata a Pisa in Scienze dell’Informazione a metà degli anni ’70. “Allora - ricorda - nel mio corso di laurea c’erano parecchie donne, a cui spesso veniva domandato perché fossero lì, essendo quello un corso “applicativo” e non propedeutico all’insegnamento”. Ha svolto poi un'ampia e diversificata attività didattica, prima nel corso di laurea in Informatica e poi in quello di Ingegneria Informatica e in corsi di laurea magistrale afferenti ad altri dipartimenti. È stata la prima donna presidente del corso di laurea in Ingegneria Informatica. La sua attività di ricerca si è svolta principalmente nell'ambito dei metodi formali per la specifica e verifica dei sistemi concorrenti e distribuiti. In questo contesto è stata autrice di importanti lavori, e ha introdotto innovative metodologie, usate in rilevanti applicazioni specifiche, quali ad esempio l’identificazione e localizzazione di malware in sistemi Android.
In tempi recenti e a tutt’oggi il campo di ricerca di Gigliola Vaglini si è spostato sull’analisi di dati, anche di grandi dimensioni, con lo scopo principale di individuare variazioni nelle forme comportamentali di gruppi di individui o di sistemi artificiali. Il paradigma che ha messo a punto è usato per definire comportamenti emergenti di gruppi di sistemi artificiali, quali ad esempio gli sciami di droni.
All’attività di didattica e di ricerca Gigliola Vaglini ha affiancato con competenza, dedizione e spirito di servizio numerosi impegni istituzionali, contribuendo in maniera rilevante alla vita accademica dell’Ateneo pisano e alla sua evoluzione. Per questo motivo è stata insignita nel 2020 dell’Ordine del Cherubino, l’onorificenza accademica conferita dal rettore dell’Università di Pisa, su delibera del Senato Accademico, a professori ordinari dell’Ateneo pisano che abbiano contribuito ad accrescerne il prestigio per particolari meriti scientifici e che abbiano in modo rilevante contributo alla vita e al funzionamento dell’Università.
Fonte: Università di Pisa
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