Circa un centinaio di mezzi pesanti ha sfilato lungo la superstrada per protestare contro il pedaggio. Partiti dall'interporto di San Miniato alle 10, bus e tir sono arrivati a Empoli est dopo circa un'ora.
Il raduno degli operatori del settore trasporti è stato organizzato da CNA Fita Toscana contro "l’ipotesi del pagamento di un pedaggio selettivo sulla superstrada Firenze Pisa Livorno".
Tutto si è svolto senza problemi, con lievi disagi alla circolazione, ma niente di particolare da segnalare su questo fronte. Il serpentone di mezzi ha attraversato i circa venti chilometri di superstrada anche attirando qualche curioso.
Al rientro dal corteo, alle 12 all'Interporto Merci di San Miniato si terrà la tavola rotonda dal titolo "Il pagamento del pedaggio sulla Firenze-Pisa-Livorno, una scelta discriminatoria e un precedente pericoloso".
“Siamo stupiti da una iniziativa della Regione Toscana che sta valutando l’introduzione di un sistema di pagamento per la Firenze-Pisa-Livorno, una strada di competenza regionale, e per di più soltanto per i veicoli pesanti – afferma Patrizio Ricci Presidente nazionale di CNA Fita - . Un principio che, se passasse, potrebbe sancire una sorta di ritorno al feudalesimo dove ciascuno dei venti governatori delle regioni italiane potrebbe introdurre oneri, tasse e imposte a proprio piacimento. Con l’aggravante di un meccanismo di pedaggio selettivo discriminatorio per una intera categoria di lavoratori del trasporto merci e persone. Una misura che – conclude - oltre a penalizzare il settore a livello nazionale, si preannuncia fallimentare”.
“La scelta di far pagare un pedaggio solamente ad una categoria lo riteniamo ingiusto, discriminante e penalizzante per le nostre imprese – afferma il Presidente di CNA Fita Toscana Michele Santoni- . Non condividiamo l’idea di reperire fondi di gestione di un’opera di utilità pubblica esclusivamente dalle nostre aziende. I dati parlano chiaro: il traffico pesante sulla Fi-Pi-Li rappresenta solo il 15% della totalità dei veicoli che la percorrono giornalmente. Ricordiamo che il passaggio sulla SGC per i nostri mezzi è esclusivamente per lo svolgimento di servizi essenziali, spesso indispensabili per la cittadinanza. Non è giusto che la nostra categoria sia vittima del pregiudizio che ci accusa di essere causa di tutti i mali del traffico, degli incidenti e delle pessime condizioni della strada”.
Sull’ipotesi che il pagamento del pedaggio sia esteso anche ai Bus NCC è intervenuto anche Riccardo Bolelli Presidente nazionale e regionale CNA Ncc Bus “Siamo già abbastanza tartassati dai costi per entrare nelle città, dall’aumento dei carburanti e dalla diminuzione del lavoro dovuta alla pandemia – afferma -. Far pagare il pedaggio ai bus turistici sarebbe un vero accanimento e non considera che le nostre aziende fanno un servizio alle persone che potremmo definire ‘sociale’. Su una strada si può far pagare un pedaggio se questa offre i servizi come le piazzole, la corsia di emergenza, gli autogrill con i bagni per far fronte alla necessità di centinaia di persone. Ma su la Fi-pi-li non c’è niente di tutto questo”.
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