Si chiamava Massimiliano Moneta il 57enne rinvenuto cadavere nelle campagne di Vada, frazione di Rosignano Marittimo nella giornata di ieri. Secondo quanto riportato dalle cronache locali questa mattina, il primo indiziato è il suocero, Antonino Fedele. Moneta è morto per i colpi di un fucile proprio nei poderi del suocero, era con lui che aveva un incontro nel pomeriggio di ieri e proprio lui è risultato irreperibile dopo il fatto di sangue.
Massimiliano Moneta era a processo a Livorno per maltrattamenti contro la moglie, fatto contestato per anni. All'incontro tra Moneta e Fedele c'è anche uno dei due avvocati di Moneta, che doveva accompagnarlo in tribunale per un incontro in merito alla custodia dei figli. L'avvocato sente gli spari e si allontana con l'auto chiamando il 112 per dare l'allarme.
Gli investigatori comunque non escludono nessuna ipotesi in merito all'omicidio. Rimane la macchia del processo per maltrattamenti tra il 57enne e la ex compagna, con la quale ha avuto tre figli. Il giudice poi aveva imposto a Massimiliano Moneta il divieto di soggiorno a Rosignano, in vigore fino a dicembre 2022.
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