Un vecchio saggio diceva che a volte è meglio tacere. FareVolterra evidentemente non ascolta i saggi e ha voluto dire la sua sulla nostra coalizione con un pezzo a dir poco delirante sotto ogni aspetto. Ci domandiamo se chi ha scritto quei brutti discorsi abbia consapevolezza di cosa voglia dire "civismo". Se non lo sapesse, guardi noi: siamo l’evidenza di una lista civica che può ospitare persone con differenti ideologie politiche, di sinistra e di destra, capaci di convergere sui punti programmatici che riguardano solo il bene del Comune di Volterra.
Il gruppo consiliare di #farevolterra forse si è dimenticato, o fa finta, che in una democrazia pluralista, le coalizioni cercano di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Il fatto di avere all'interno persone con ideologie politiche differenti non deve essere visto come un elemento negativo, piuttosto come una ricchezza e un'opportunità per affrontare le problematiche della città in maniera più inclusiva e rappresentativa.
Abbiamo la necessità di lavorare insieme per il bene della comunità. Ciò non significa che dobbiamo essere d'accordo su tutto, ma è certo che ci sono alcune questioni importanti sulle quali è stato possibile trovare un accordo; un accordo (occorre precisare) ben lontano dall’essere studiato a tavolino, poiché con naturalezza si è risolto grazie ad un operato autonomo di entrambe a tratti simmetrico. A dimostrazione di ciò la numerosa produzione similare di articoli, mozioni e interpellanze che abbiamo prodotto in questi quattro anni.
Le due liste civiche, dunque, si sono coalizzate per rappresentare un fronte comune, soprattutto per portare avanti idee e visioni simili per la città; crediamo che unendo le forze possiamo fare la differenza per il bene della comunità locale. Pertanto l'idea che la formazione di una coalizione sia una mossa per "preservare il potere", come sostiene #farevolterra, è una generalizzazione eccessiva e priva di fondamento, a momenti complottista. È importante ricordare che la politica locale è molto diversa dalla politica nazionale, e le problematiche che affliggono una comunità come il Comune di Volterra, possono essere differenti da quelle che interessano a livello nazionale. Chi si candida a rappresentare i cittadini di un Comune non deve necessariamente avere una posizione definitiva su questioni di politica nazionale, come #farevolterra vorrebbe pretendere. Al contrario deve dimostrare di dialogare con tutti, senza limitarsi a guardare solo il proprio orticello partitico come #farevolterra fa e vorrebbe che noi facessimo.
Il nostro obiettivo principale deve essere quello di risolvere le problematiche specifiche del Comune che vorremmo rappresentare, come ad esempio la crescita, il mantenimento di servizi pubblici essenziali, la creazione di posti di lavoro, la tutela dell'ambiente e delle risorse naturali, la sicurezza pubblica, la sanità e così via. E in questo senso, lavoriamo in collaborazione e insieme alla comunità locale per individuare le priorità e trovare soluzioni pratiche alle sfide che la comunità deve affrontare. Non ce ne voglia il Santi, ma non vogliamo mandare a casa la sua maggioranza per ragioni ideologiche o partitiche, ma per giudicare la sua gestione del Comune e per cercare una nuova amministrazione che possa affrontare le problematiche locali in modo più efficace. Non intendiamo in nessun modo avallare per altri cinque anni la sua incapacità di gestire il Comune in modo soddisfacente e questo dovrebbe spiegare una volta per tutte perché due liste civiche con componenti di diverse ideologie possano coalizzarsi: condividiamo l'obiettivo comune di migliorare la situazione locale, indipendentemente dalle nostre posizioni personali.
Fonte: Massimo Fidi Per Volterra e Antonella Bassini Uniti Per Volterra
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