L’Arci Empolese Valdelsa, dopo i gravi fatti denunciati dagli studenti del Ferraris - Brunelleschi nella manifestazione di protesta tenutasi sabato scorso che ha visto la partecipazione dei genitori e di alcuni docenti, esprime solidarietà e vicinanza ai manifestanti.
Rimane davvero difficile capire come sia possibile che proprio all’interno della scuola, luogo deputato alla crescita e al progresso, alla formazione intellettiva, umana e sociale dei giovani, venga di fatto negato dal 2020 il diritto allo svolgimento delle assemblee, vere occasioni di confronto e di discussione, momenti di sviluppo dell’autonomia e della capacità critica.
Oltre a questa grave mancanza che di fatto inibisce la democrazia, sono state interrotte varie collaborazioni con il territorio che da anni venivano portate avanti e che fornivano agli studenti la possibilità di espressione e di conoscenza, un’apertura mentale e un approfondimento sul mondo e su se stessi. Sappiamo bene questo poiché anche alcune progettualità che la nostra associazione portava e svolgeva da anni con gli studenti, sono state sospese.
Non è un bel clima quello che si respira in questa scuola a causa di queste intollerabili e incomprensibili restrizioni e violazioni di cui la dirigente scolastica, sollecitata a fornire una risposta, o non risponde o lo fa in modo stizzito e sempre in maniera molto parziale, adducendo come motivo la mancanza di spazi capienti. A fronte di questo clima, il corpo studentesco denuncia la fuga dei professori da questo istituto: non può esserci apprendimento e crescita quando mancano diritti e serenità.
Per questo la nostra associazione mette volentieri a disposizione degli studenti i propri spazi, le sale dei Circoli Arci, come ha sempre fatto per le assemblee e per progettualità extrascolastiche. Consapevoli che sicuramente tali saloni non avranno la capienza per contenere tutti i giovani dell’istituto contemporaneamente, come già avvenuto anche negli anni scorsi, ci mettiamo a disposizione per supportare e accogliere gli studenti anche nell’organizzazione, eventualmente in maniera frazionata, e offrire così il ripristino di diritti negati
Fonte: Arci Empolese Valdelsa
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