Primo giorno di lavori per Future For Fashion 2023

Il sistema moda fiorentino, nel quarto trimestre del 2022, contava circa 6800 unità e 40mila addetti, pari rispettivamente al 41,9% e al 40,3% del totale dell’industria manifatturiera dell’area metropolitana, una rete di saper fare, competenze e artigianalità, che deve essere tutelata, valorizzata e sviluppata; perché è capitale sociale del Paese.

E’ guardando al futuro della moda e del made in Italy, che si aperta oggi a Firenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, la seconda edizione di Future For Fashion dedicata quest’anno a “La moda che vince il tempo e che emoziona: qualità, innovazione, durabilità, made in Italy”; le autentiche direttrici di sviluppo e i nuovi paradigmi di competitività di un settore che in Italia, nel 2022, ha prodotto un valore aggiunto di oltre 21 miliardi di euro, corrispondente al 7,9% del valore aggiunto manifatturiero italiano.

Nel primo pomeriggio di lavori di FFF2023, i protagonisti del settore che hanno fornito le loro riflessioni e le loro proposte di lavoro sono stati Stefano Beraldo, amministratore delegato/CEO di OVS; Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo di Brunello Cucinelli; Antonio De Matteis, amministratore delegato del Gruppo Kiton, direttore Creativo Menswear e presidente Pitti Immagine; Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda; Attila Kiss, amministratore delegato Gruppo Florence; Niccolò Ricci, amministratore delegato della Stefano Ricci; Chiara Rotelli, executive director Mediobanca Senior Analyst European Luxury goods. A introdurre l’incontro sono stati Antonella Mansi, presidente Centro di Firenze per la Moda Italiana; Sara Funaro, assessora del Comune di Firenze e Matteo Zoppas, presidente Italian Trade Agency.

Future For Fashion è organizzato da Confindustria Firenze, con il Comune di Firenze e il Centro Firenze per la Moda Italiana, con il supporto di Intesa Sanpaolo in qualità di main sponsor, la collaborazione del Polimoda; e ha una amplificazione digitale grazie alla collaborazione con Vanity Fair Italia, il settimanale di Condé Nast Italia.

“Future for Fashion Fashion for Future? Da un lato sarà utile interrogarsi su quale futuro potrà esserci per la Moda – ha dichiarato nell’intervento di apertura Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana – dall’altro spingere questo territorio e questo Paese a guardare sempre più alla filiera della Moda, alle sue leve ed alle sue potenzialità, come motore di sviluppo strategico che può certamente contribuire a costruire il futuro di tutti noi. Sono certa che il Ministro Urso, che interverrà domani, potrà raccogliere questo nostro invito e mettere in campo politiche a sostegno di un settore cruciale dell'economia italiana.”

“Il settore della moda rappresenta un'eccellenza del nostro Paese – spiega Francesca Diviccaro, responsabile Retail & Luxury della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo -. Il Gruppo Intesa Sanpaolo e la Divisione IMI CIB sono da sempre al fianco delle imprese del settore nei loro percorsi di sviluppo e di internazionalizzazione con soluzioni innovative. Sostenere le aziende significa per noi essere al fianco non solo degli imprenditori, ma anche dei territori e delle comunità locali che ne rappresentano la linfa vitale. Un volano per la crescita del nostro unico Made in Italy è certamente rappresentato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a sostegno della transizione ambientale, dell’innovazione tecnologica e digitale a supporto della qualità, della competitività, della sostenibilità e dell’occupazione”.

“In questo secondo appuntamento di Future for Fashion parleremo dei cambiamenti e delle sfide epocali che abbiamo di fronte – aggiunge Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Firenze -. E fra queste c’è sicuramente la capacità di essere attrattivi per giovani talenti del nostro saper fare, perché il segreto di questa ‘Silicon Valley del fashion’ che abbiamo nel territorio fiorentino va ricercata anche nel capitale umano e in quella capacità di unire artigianalità, competenza e innovazione, che lo contraddistingue”.

“Firenze ha un legame forte con la moda - ha detto l’assessore a welfare ed educazione del Comune di Firenze Sara Funaro -: fa parte del suo passato, ma anche del suo presente e del suo futuro. E' un settore importante per la nostra città: offre lavoro e porta in alto, a livello nazionale e internazionale, il nome e il prestigio di Firenze e del made in Italy e il sistema produttivo fiorentino, fatto di tradizione, alta qualità, stile eccellente e innovazione. Quest'ultima è un’ottima alleata per affrontare le sfide che il mercato propone e un elemento strategico per rendere la moda sempre più sostenibile e responsabile”.

“Future for Fashion si conferma un appuntamento importante per la moda. Un’occasione per confrontarsi su temi come innovazione, sostenibilità, artigianalità e Made in Italy. Il contesto ideale per presentare l’ultimo progetto di Polimoda: ANARCHIVE, un fashion hub di nuova concezione – sottolinea Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda -. Luogo di ricerca e piattaforma per l’innovazione digitale. La nostra mission è infatti formare giovani talenti per rivoluzionare l'industria della moda del futuro. Partendo dallo studio del passato e delle eccellenze del sistema, approcciare una visione più sociologica e sostenibile del design. ANARCHIVE rappresenta una importante evoluzione del sistema educativo, offrendo uno spazio aperto a studenti, professionisti e ricercatori interessati a confrontarsi e sviluppare insieme nuove idee. Il nostro obiettivo è creare uno spazio di ricerca dinamico a partire dagli archivi. Un centro di studio e creatività unico nel campo della moda, che ospiterà mostre, eventi, conferenze e laboratori, e che favorirà il dialogo tra esperti del settore e la nuova generazione di creativi. Un luogo dove scrivere il futuro, gettando uno sguardo al passato per trarre ispirazione e crescere insieme verso nuove sfide”.

Pillole di export

Nella provincia di Firenze, nel 2022, il valore delle esportazioni del settore è stato pari a oltre 10 miliardi di euro, registrando un aumento dell’11,4% rispetto al 2021. E il peso delle esportazioni del sistema moda sul valore totale del settore manifatturiero esportato è stato pari al 51,1%.

In Italia il valore delle esportazioni, nel 2022, è stato pari a 65 miliardi di euro con un incremento del 16,9% rispetto al 2021, superando i valori pre Covid. Il peso delle esportazioni del sistema moda sul totale del valore manifatturiero esportato è stato del 10,9%.(Fonte Centro Studi Confindustria Firenze)

Fonte: Ufficio Stampa

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