L’alta formazione in Toscana torna a prendere il volo sulle ali di “Pegaso”. Fino al prossimo 20 aprile, le Università, gli Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e gli enti di ricerca pubblici nazionali attivi in regione potranno partecipare, anche in collaborazione con imprese, all’avviso regionale per il finanziamento di borse di dottorato internazionale Pegaso per l’anno accademico 2023/2024.
L’avviso è finanziato con 4,5 milioni di risorse del nuovo piano regionale Fse+ 2021/2027. Questa mattina la presentazione alla stampa con il presidente Eugenio Giani, l’assessora a Università, ricerca e diritto allo studio universitario Alessandra Nardini, e la partecipazione di rettori e rappresentanti degli Atenei e delle scuole di alta formazione della Toscana.
L’obiettivo principale dell’avviso, come negli anni passati, è rafforzare le caratteristiche che hanno sempre contraddistinto questa storica misura della Regione Toscana: potenziare le sinergie fra alta formazione, ricerca, e mondo produttivo, con una particolare attenzione verso le tecnologie e i settori strategici per lo sviluppo regionale.
L’avviso infatti richiede la partecipazione di associazioni temporanee di scopo (ats), già costituite o da costituire tra Università pubbliche statali o non statali riconosciute dal Ministero dell'Università e della ricerca, Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, Enti di ricerca pubblici nazionali, con sede in Toscana. L’Ats dovrà essere composta da massimo quattro soggetti, di cui due obbligatoriamente Università e/o Istituti di istruzione universitaria. Alla realizzazione dei progetti di dottorato potranno collaborare altri enti pubblici e imprese, nazionali e straniere, attivi in ambito accademico, produttivo e della ricerca.
Le Borse Pegaso - promosse nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – sono destinate a giovani laureate e laureati under 35 e vengono erogate nell’ambito di progetti di dottorato di durata triennale, con periodi di studio e ricerca all’estero di almeno 6 mesi. Con l’avviso pubblicato in questi giorni, la Regione punta a finanziare circa 75 borse.
Con l’avviso, la Regione punta a finanziare circa 75 borse. Per ciascuna borsa triennale “Pegaso” la Regione riconoscerà all’ente attuatore del progetto di ricerca un contributo massimo di: 65.140,00 euro (ove previsti 6 mesi all’estero); 70.167,00 euro (nel caso di periodi di studio all’estero di 12 mesi); 60.113,00 euro per le borse a tematica vincolata, che non prevedono periodo di studio all’estero.
“Investire nella ricerca e nelle intelligenze dei nostri giovani – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani - è una precisa scelta strategica e lungimirante che portiamo avanti con il progetto Giovanisì. Le borse di dottorato Pegaso rappresentano una traduzione concreta di questa strategia e costituiscono un tratto distintivo e qualificante dell’azione di governo della Toscana. Queste borse non sono soltanto misure per il diritto allo studio ma rappresentano azioni di prospettiva che guardano al futuro della Regione, valorizzando il rapporto fondamentale tra eccellenze della nostra regione, come il mondo accademico, e il tessuto produttivo che vuole investire in ricerca e innovazione. La Toscana è terra di genio e creatività, sostenerle deve essere sempre il nostro impegno prioritario”.
“Le borse di dottorato Pegaso – dichiara l’assessora Nardini - rappresentano perfettamente gli assi su cui, come Regione, si sta sviluppando il nostro impegno: sostenere studentesse e studenti nel percorso universitario ma anche nei percorso di perfezionamento, incentivare la sinergia tra istituzioni universitarie toscane e promuovere la collaborazione tra mondo dell'Università e della ricerca e mondo dell'impresa. Vogliamo infatti offrire alle ragazze e ai ragazzi che studiano in Toscana le migliori opportunità, consapevoli che quando si parla di università e di ricerca si parla di 'investimento' e non di 'costo'. Siamo da sempre impegnati nel promuovere la sinergia tra i diversi attori del sistema toscano dell'Università e della ricerca estendendo questa sinergia anche al mondo dell'impresa, certi che fare sistema sia il modo migliore per mettere in campo un'offerta formativa di qualità e per cogliere al meglio le opportunità di questa fase, penso ad esempio alla proposta progettuale toscana di ecosistema di innovazione relativo a scienze della vita e salute che si è aggiudicata un importante finanziamento PNRR. Questa è la strada da seguire, per una Toscana che mette al centro i saperi e l'innovazione, con ricadute positive sul territorio in termini di occupazione e contrasto delle disuguaglianze”.
644 borse Pegaso assegnate dal 2014 al 2021
Le Borse di dottorato Pegaso sono state attivate dalla Regione in via sperimentale nel 2011. Dal 2014 al 2021 sono state assegnate 644 borse di dottorato triennali, su una media di circa 15 corsi ogni anno. L’investimento complessivo ha superato i 37 milioni di euro, 33 dei quali a valere sul Fondo Sociale Europeo e 4,5 milioni di risorse regionali per il 2021, anno di passaggio tra la vecchia e la nuova programmazione di fondi europei. Grazie al sostegno regionale sono stati avviati corsi di PHD in ambiti disciplinari nuovi e di grande rilevanza per lo sviluppo futuro della regione, dall’Industria 4.0 alle neuroscienze.
Con l’FSE+, durante il ciclo di programmazione che terminerà nel 2027, saranno destinati alle Borse Pegaso circa 33 milioni di euro.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro