"I danni sono molto più ingenti dalla presenza di cinghiali e ungulati", commenta Federico Grossi, membro del cda dell'Ecoistituto delle Cerbaie
I lupi sono tornati alle Cerbaie, quell'area naturalistica che tocca i comuni di Santa Croce, Castelfranco, Fucecchio e non solo. I sospetti sono stati confermati anche dal video di un lupo che passeggia tranquillo in via delle Pinete, tra Poggio Adorno e Staffoli. Mentre sul quotidiano La Nazione si riporta che nei boschi di Cerretti (Santa Maria a Monte) c'è stato un incontro ravvicinato tra dei ragazzi in motocross e una coppia di lupi.
"Quello che mi sento di dire è che non c'è bisogno di avere paura - commenta Federico Grossi, vice sindaco di Castelfranco di Sotto e assessore all'Ambiente -, anche se fino a poco tempo fa un ritorno nelle nostre zone era improbabile. Anche le nostre guide naturalistiche ora hanno certezza dopo aver visto escrementi di lupo in zona".
"Ci dobbiamo ricordare che i lupi hanno paura dell'uomo, in un territorio come il nostro invaso da ungulati e cinghiali (loro sì che hanno fatto danni). Siamo in un'area industrializzata, con un corridoio ecologico che va da Bientina fino al Padule di Fucecchio e alle Cerbaie. Non ci sono allevamenti dove i lupi possono fare razzia come nel caso del Volterrano".
A chi spetta monitorare sulla presenza dei lupi? "Dallo smantellamento delle Province, la competenza è di carattere regionale. I carabinieri forestali presenti con il presidio alle Cerbaie hanno il controllo per competenza, ma non possono far molto".
"Ripeto, i danni da cinghiali e ungulati sono molto più presenti. La presenza di alcuni lupi in contrapposizione può rappresentare un equilibrio all'ecosistema", conclude.
Elia Billero
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