Aperto il Centro di accoglienza straordinaria a Massarella. Touray, arrivato dall'Africa 5 anni fa oggi vice di Shalom, parla agli ospiti: "Adesso ho un lavoro e una casa. Se ci impegnamo possiamo farcela"
Il Movimento Shalom ha inaugurato questa mattina un Cas, Centro di accoglienza straordinaria, per richiedenti asilo a Massarella, Fucecchio. Sono 18 gli ospiti e provengono da Gambia, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Senegal, Pakistan, Egitto, Siria. Presenti all'apertura gli operatori di Shalom che seguono il Cas, don Andrea Cristiani, Lisandro Santini (che ha messo a disposizione la casa), il parroco di Massarella don Santonocito, Emiliano Lazzeretti assessore del comune di Fucecchio, Luca Gemignani direttore di Shalom e Sarjo Touray, vicepresidente del Movimento.
Nell’incontro, affermano da Shalom, "abbiamo spiegato loro diritti e i doveri che si devono assumere, invitandoli a integrarsi positivamente nella comunità per sfruttare questo periodo in cui saranno lì in attesa delle pratiche per il loro eventuale asilo. Per formarsi, imparare l’italiano, imparare un mestiere, far parte attiva della comunità inserendosi nelle realtà locali".
"Abbiamo voluto dire – dichiara Andrea Cristiani fondatore di Shalom – che c’è un Italia ancora umana, attenta all’altro, che prova a costruire legami e aiutare le persone per quanto possibile a intraprendere un percorso di vita che sia onesto, operoso, responsabile. Non dobbiamo essere buonisti, basta essere umani".
Sarjo Touray, attuale vicepresidente di Shalom è un richiedente asilo arrivato dal Gambia 5 anni fa, adesso ha il suo permesso di soggiorno e lavora come barman e addetto di sala in un locale di San Miniato. Touray, rivolgendosi agli ospiti del Cas, ha detto: "Io sono uno come voi, ho sempre cercato di impegnarmi, mi sono comportato onestamente, ho imparato la lingua. Adesso ho un lavoro e una casa, mi mantengo da solo e posso aiutare anche la mia famiglia in Africa. Se ci impegniamo e non ci facciamo distrarre perdendoci nelle cose cattive possiamo farcela, il futuro è nelle nostre mani".
L’assessore Lazzeretti e il parroco Santonocito infine hanno dichiarato a nome della comunità civile e religiosa, la sincera volontà di accoglienza, dichiarando la loro apertura e il loro sostegno qualora ci sia necessità, invitando tutti a conoscersi reciprocamente e a collaborare per il bene comune. L’incontro si è concluso con una preghiera interreligiosa e un momento conviviale.
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