“L’interrogazione è assolutamente opportuna poiché riguarda una vicenda preoccupante, accaduta il 3 febbraio scorso al sistema frenante di un convoglio che trasportava gpl e che si è fermato alla stazione di Viareggio per un controllo”. Così l’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli ha risposto in aula all’interrogazione di Silvia Noferi (M5S) sullo stato di manutenzione dei convogli merci deputati al trasporto gpl e dei sistemi di sicurezza ferroviari”.
“Abbiamo avuto immediatamente contatti con i vertici regionali di Trenitalia e di Rfi, i quali hanno rappresentato una situazione a quel punto sotto controllo e un riscaldamento rilevato al sistema frenante”. Baccelli ha inoltre riferito alla consigliera di aver “tempestivamente richiesto una relazione all’amministratrice delegata di Rfi Vera Fiorani” per avere “un’analisi dettagliata sull’accaduto e sul riscontro dello stato di sicurezza della linea ferroviaria e del materiale rotabile circolante e del rispetto delle verifiche di sicurezza effettuate” ma ad oggi “non abbiamo ancora avuto risposta”.
Noferi tuttavia non si mostra soddisfatta della risposta dell'assessore: "Purtroppo non è solo il GPL fra le sostanze pericolose e infiammabili che viene trasportato dai treni; ci sono aziende chimiche che producono sostanze altamente inquinanti come il tetracloruro di carbonio. Ci chiediamo come vengano spostati queste merci?
La Regione Toscana deve accertarsi che le procedure di sicurezza dei convogli ferroviari siano rispettate, non solo monitorando la manutenzione di quelli più vetusti, ma anche richiedendo convogli più moderni per il trasporto di merci inquinanti e/o altamente infiammabili.
Nelle scorse settimane abbiamo partecipato alla IV° Commissione (Ambiente e Trasporti) con i vertici di RFI e abbiamo chiesto di riconsiderare la progettazione dei raddoppi ferroviari ubicati in tracciati più lontani dalle case. Non è solo un problema di inquinamento acustico o di vivibilità, ma anche una questione di sicurezza, dato che i treni trasportano anche materiali potenzialmente molto pericolosi.
La sicurezza nelle stazioni, come nelle tratte che passano nei centri abitati, è un problema di primaria importanza e su cui il ricordo delle vittime della strage di Viareggio del 2009, ci obbliga a non tralasciare nessun accorgimento. Per questo siamo allibiti che, dopo una tragedia che ha toccato così a fondo la nostra Comunità, la Regione si attivi soltanto adesso".
“Non mi ritengo soddisfatta anche se apprezzo la buona volontà della richiesta di informazioni inviate ai vertici di Rfi - ha commentato Noferi - perché questa richiesta doveva essere fatta nel 2009 quando ci fu la strage di Viareggio. Dal 2009 la regione si dovrebbe interessare continuamente sulla manutenzione dei treni che trasportano merci pericolose”. “La Regione dovrebbe pretendere che questi carichi pericolosi viaggino su convogli più moderni e con procedure di sicurezza più aggiornate”.
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