Stop al Superbonus nell'edilizia, protestano Uil, Cgil e Ance: "Rischio collasso"

I due sindacati: "Si rischia di mettere in ginocchio le imprese e i lavoratori. Senza risposte siamo pronti alle mobilitazioni". Per ANCE "l’edilizia rischia il collasso se il Governo non interviene per sbloccare i crediti per il Superbonus”


Feneal Uil Toscana e Fillea Cgil Toscana hanno espresso grande preoccupazione rispetto a quanto emerso nel decreto legge di ieri dal Consiglio dei Ministri sul tema del superbonus in edilizia che il Governo ha deciso di depotenziare fermando subito gli sconti in fattura e la cessione dei crediti.

Le due categorie sindacali toscane degli edili sottolineano “la mancanza di confronto con le parti sociali e la drammaticità dei continui cambi di rotta, dove si rischia di far naufragare le imprese e di conseguenza mettere in ginocchio i lavoratori coinvolti. Continui cambi di pensiero che denotano mancanza di visione da parte della politica, e che rischiano di aumentare le difficoltà del nostro Paese. In mancanza di risposte, siamo pronti alla mobilitazione”.

Per il segretario Generale Feneal Uil Toscana Daniele Battistini si tratta di un "salto nel vuoto, un’operazione sbagliata che rischia di far tornare indietro il settore e che può comportare il fallimento di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Altro che ammodernamento energetico delle infrastrutture e messa in sicurezza del Paese".

Simile la linea della segretaria Generale di Fillea Cgil Toscana Alessia Gambassi: “Un provvedimento preso sulla pelle dei lavoratori senza nessun confronto con i sindacati. Un decreto, quello sulla cessione dei bonus edili, che, unito al nuovo codice degli appalti con il depotenziamento dell’obbligo di applicazione dei contratti edili e la liberalizzazione dei livelli di subappalto, si può considerare un attacco senza precedenti al lavoro, ai lavoratori, alle imprese serie, al settore. Il Governo, con il decreto sulla cessione dei crediti per i bonus edili, oltre a mettere a rischio posti di lavoro e la sopravvivenza di imprese serie rende l’accesso ai vari bonus quasi impossibile per i redditi bassi".

Protesta anche da ANCE Firenze: “L’edilizia rischia il collasso - ha detto il presidente di Ance Firenze, Pierluigi Banchetti -. Se il Governo non interviene quanto prima per sbloccare almeno i crediti relativi ai lavori in corso per il Superbonus ci troveremo di fronte a una situazione emergenziale per quanto riguarda sia le famiglie, che si trovano a convivere con un cantiere aperto e dovranno mettere mano al portafogli oltre le aspettative, sia per le imprese, con il rischio di veder moltiplicati i contenziosi. ANCE ha già lanciato da tempo un segnale chiaro di allarme, ma ad oggi non ci è stata data sufficiente attenzione e ora con il blocco delle cessioni del credito e dello sconto in fattura tutto il settore potrebbe andare incontro alla paralisi. Stiamo parlando di 15 miliardi di euro crediti maturati incagliati che mettono a rischio almeno 90.000 cantieri delle case delle famiglie italiane, 25.000 imprese private di liquidità, che non sanno più come far fronte a spese già anticipate e diventate insostenibili e 130.000 posti di lavoro”.

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