“Mobilità sostenibile significa dare alle persone la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni, oggi come in futuro. Lo facciamo insieme?”. Sono queste le parole con cui il Comune di Scandicci lancia il Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, un percorso di studio, pianificazione (e in futuro attuazione) partecipato da cittadini e addetti ai lavori, che prevede tra i momenti più importanti il confronto con le persone che vivono, studiano e lavorano in città attraverso incontri e assemblee civiche. Il primo appuntamento di questo percorso è organizzato dall’assessore alla Mobilità Yuna Kashi Zadeh assieme al gruppo di lavoro che seguirà il Pums passo per passo, ed è fissato sabato 18 febbraio 2023 alle 11 in piazza Resistenza con un flash mob organizzato assieme ai cittadini.
Ma cos’è esattamente il Pums? Lo spiega in modo chiaro una cartolina che sarà distribuita ai partecipanti durante l’evento di lancio di sabato 18.2. Il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile “si pone l’obiettivo di creare una mobilità sostenibile e di qualità all’interno della città”, perché “un sistema dei trasporti sostenibile migliora l’accessibilità per tutti, senza distinzione di reddito e classe sociale, migliora la qualità della vita dell’ambiente urbano, migliora la sicurezza stradale e la salute pubblica, riduce l’inquinamento atmosferico e acustico e il consumo di energia. Promuove la redditività economica, l’equità sociale e la qualità ambientale”.
“Vogliamo una mobilità più facile, più sicura, meno inquinante. Vogliamo farlo, insieme”, dicono i promotori del Pums, il cui slogan è: “Poniamo al centro le persone”.
In questa prima parte di attività del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, mentre il gruppo di lavoro che si occupa di partecipazione e comunicazione del Pums programma il calendario di incontri e assemblee con addetti ai lavori e cittadini, gli ingegneri incaricati della redazione del Piano vero e proprio portano avanti attività di studio e monitoraggio della città e in particolare della rete viaria (ad esempio con una mappa dell’incidentalità nei diversi tratti di strada, o dei passaggi veicolari via per via), del sistema dei trasporti pubblici e dei percorsi dedicati alla “mobilità attiva”, ovvero al muoversi a piedi o in bici: lo studio dell’assetto della mobilità attuale sarà la base, fondamentale, per la progettazione della mobilità del futuro, che appunto dovrà essere meno inquinante, più sicura, più facile, socialmente più equa ed economicamente più conveniente e redditizia.
Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio stampa
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