Il tesoro di monete del '500 ritorna in esposizione a Montespertoli

Riapre dopo due anni di sospensione la mostra sul tesoretto monetale da Tresanti presso la “Saletta del Territorio” al secondo piano del Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”.

Il tesoretto monetale è stato rinvenuto nel 1943 a Tresanti durante la demolizione di una casa colonica. Delle 422 monete rinvenute, sono esposte la metà, ossia quelle rimaste in proprietà dello Stato; le altre furono lasciate al proprietario del terreno come premio di rinvenimento.

Si tratta, in massima parte, di “Barili” d’argento, cioè di Carlini o Grossi emessi a Firenze a partire dal 1505, il valore di 12 soldi e 6 denari ciascuno corrisponde al dazio da pagare per ogni barile di vino, da qui la denominazione. Lo studio numismatico degli esemplari conservati precisa che, nel nostro caso, l’ultima moneta coniata arriva al 1529. Possiamo dire quindi che il tesoretto è stato nascosto subito dopo questa data, probabilmente negli anni difficili anche per le campagne di Montespertoli a causa delle scorrerie collegate all’assedio di Empoli da parte delle truppe spagnole per riportate la famiglia Medici al governo di Firenze.

Ad occultarlo fu forse un mercante che, messo al sicuro il denaro per il proprio lavoro, non riuscì a mettere egualmente al sicuro se stesso e non tornò più a riprendersi il tesoretto di “barili” d’argento.

Insieme al tesoretto monetale di Tresanti, saranno esposte le ceramiche rinvenute presso i ruderi del “Palagio” di Castiglioni in occasione dei lavori di ampliamento della via omonima.

Il vasellame venuto alla luce è allo stato frammentario e tutte le forme, per lo più aperte, ovvero piatti, scodelle, ciotole e catini, presentano notevoli tracce di usura. Accanto alle maioliche ritroviamo pentole e tegami invetriati, completi di coperchi, oltre a ciotole in maiolica arcaica tarda e catini del tipo “figlinese”. Molti dei generi identificati sono da attribuire alla produzione montelupina, nelle forme e nei decori comuni anche a quella di Bacchereto.

Prossimamente la collezione archeologica verrà arricchita dai reperti provenienti dallo scavo archeologico del pozzo di Nebbiano, al momento in fase di restauro.

La mostra è visitabile durante l’apertura del Centro per la Cultura del Vino “I Lecci”, in orario: 9-13 dal lunedì al venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 18. Per informazioni: 0571 606 0448

Fonte: Comune di Montespertoli - Ufficio stampa

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