Gestione del Verde a Empoli, il Comitato IV Novembre: "Serve personale qualificato e un agronomo"

In attesa di un piano valido del Verde, come previsto dalla legge, vista la mancanza di giardinieri municipali e la presenza solo di Ditte in appalto e subappalto, diciamo "attenzione e professionalita''.

Per le potature, onde evitare rischi più grandi in futuro di adesso, chiediamo personale veramente qualificato e la presenza di un agronomo, perché i pini non sono come gli altri alberi, non vanno sfrondati "per far passare il vento", ma il contrario, la chioma deve restare compatta, e ogni potatura (in genere sconsigliata ma che viene fatta per i luoghi a rischio) se eccessiva può compromettere le radici, inoltre costringe il pino, che non "ributta" se non dall'apice, a crescere in altezza, sbilanciandosi e indebolendosi, gli esperti si raccomandano..

Invece per il discorso imminenti abbattimenti sulla Sr429, ancora altri 40 dopo i 30 dello scorso dicembre, invitiamo il Sindaco Cucini, con delega alla viabilità per la ex Provincia, ad ascoltare le voci di studiosi e Comitati di salvaguardia del paesaggio, il nostro oro..: oggi vale la pena investire nelle nuovissime tecnologie che consentono una sana convivenza coi pini sulle strade.

La tendenza sta cambiando, in Francia, Germania e Spagna li stanno ripiantando, a Roma e Lignano Sabbiadoro i dott. forestali Cantiani, Santacroce e Strazzabosco, unendo un fondo stradale apposito a un sistema speciale di ancoraggio (ditta tra l'altro empolese, Fast Italia di Renzo Puccini) e persino di ripristino e messa in sicurezza dell'apparato radicale, hanno salvato interi filari di pini sulle strade esposte a forti venti, così come il Dott. Belli a Roma e Rieti, e molti altri..

E anche se sicuramente oggi sono preferibili altre alberature vicino a marciapiedi e strade (dove purtroppo da anni è vietato piantare alcunché, ricordiamolo, quindi avremo solo strisce di asfalto accecanti inquinanti e bollenti per 6 mesi l'anno), quelli esistenti sono veri monumenti viventi, sempre più rari, e vale la pena senz'altro di preservarli.

Sono la nostra ricchezza, il simbolo del nostro paesaggio insieme ai cipressi, soprattutto nell'Italia centrale.
Pensare che ce li invidiano anche a Roma, i nostri pini sani, là hanno problemi di parassiti, qua sono ancora splendidi.

Basta rispettarli e ragionare senza inutili fobie: statisticamente (ISTAT 2018) i morti per alberi sono meno di 10/anno; quelli per incidenti stradali 10/giorno, per incidenti domestici 30/giorno...

Fonte: Comitato Viale IV Novembre

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