“I trasportatori perdono almeno il 5% e talvolta, a seconda delle tratte, perfino un 9,5% sul guadagno netto a causa dei rincari nei cosiddetti costi del consumo ovvero assicurazione, pedaggio e soprattutto carburante. Il prezzo della benzina è passato, in appena un anno, da 1,6 a 1,8 e il gasolio da 1,7 a 1,9 mentre l’RC dovrebbe aumentare di circa il 6% quest’anno. Per noi sono aumenti insostenibili alla lunga e rendono impossibile una normale programmazione del lavoro e degli investimenti. L’autotrasporto è sempre il primo a rimetterci, anche perché spesso è molto difficile riavere i costi dalla committenza, a caduta, comunque ci rimette anche tutta la filiera”.
Così Roberto Tegas, presidente di Confartigianato Firenze e Toscana Trasporti, che stima “circa 10mila euro in più all’anno di costi complessivi per ogni camion”.
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