Cento anni per nonna Leopolda a Strada in Chianti

Grande festa per il super compleanno di nonna Leopolda che ieri a Strada in Chianti ha spento cento candeline insieme ai familiari e ai nipoti. Un percorso di emozioni, ricordi ed esperienze che vale un secolo di vita. Leopolda Panfili è una delle venti persone che vivono e risiedono nel Chianti avendo raggiunto l’importante traguardo della lunga giovinezza. Piena di interessi e in discreta forma fisica, Leopolda Panfili non è stata risparmiata dalle sofferenze e dalle avversità della vita. La morte prematura del figlio e quella del marito sono vicende drammatiche che certamente l’hanno segnata senza toglierle tuttavia la forza e il coraggio di vivere con il sorriso accettando il dolore.

Oggi Leopolda, vedova dal 1995 di Giuseppe Mattioli e dal 1998 privata dell’amore del figlio, condivide tutto con un’altra colonna portante della famiglia, la nuora di 78 anni, Marta Beglieri, donna esemplare che si è sempre occupata di lei e con amore l'ha assistita dopo la morte del suocero e del marito. Contadina di origine umbra, si era trasferita da oltre mezzo secolo in Toscana e da 40 anni nel Chianti. La nuora ricorda la sua passione per la terra, la cucina e la predilezione per le torte salate al pesto e al formaggio tipiche della regione umbra.

A rendere omaggio alla centenaria che conferma la longevità della terra chiantigiana è stato il sindaco Paolo Sottani. “Sono stato felice e onorato di aver condiviso con la centenaria, la dolcissima nonna di Strada, il suo importante anniversario, portando i saluti dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità  – ha commentato il primo cittadino, accolto con grande entusiasmo dall’anziana – Leopolda ha vissuto momenti difficili e attraversato vicende molto tristi nel corso della vita, la tenacia della donna rappresenta un patrimonio di valori e tradizione dell’identità italiana, forte e resiliente di fronte alle avversità”. Alla domanda che il sindaco le ha posto sul segreto per vivere a lungo Leopolda ha risposto: “lavorare la terra, mangiare con equilibrio e lasciarsi attorniare dall’affetto della famiglia che non deve mai mancare”. Anche la nuora spende parole di elogio e stima per Leopolda. “Quando persi mio marito il suo primo pensiero - ricorda Marta - fu quello di vivere per me, per darmi coraggio e continuare a vivere nonostante il dolore della perdita, restare unite ci aiuterà, mi disse, ad affrontare meglio il senso di vuoto nel quale siamo sprofondate”.

Fonte: Comune di Greve in Chianti - Ufficio stampa

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