Si è appena conclusa una giornata di confronto interamente dedicata alla sanità empolese. Questa mattina l’Assessore al Diritto alla Salute e Sanità Simone Bezzini è stato in visita all’Ospedale San Giuseppe di Empoli accolto dal Direttore Generale Paolo Morello Marchese, dal Direttore Amministrativo Lorenzo Pescini, dal Direttore sanitario del presidio Silvia Guarducci insieme al Presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale Enrico Sostegni e ad una rappresentanza del personale sanitario dell’Ospedale per illustrare le attività di alcune strutture.
Uno dei punti cardine della mattinata è stata la visita dell’Area Medica di Ammissione (AMA) in pronto soccorso dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli alla presenza del Direttore Medicina Interna I Roberto Tarquini, del Direttore Medicina Interna II e Responsabile AMA Empoli Luca Masotti, Direttore Medicina d’Urgenza Simone Vanni e del Direttore Assistenza Infermieristica empolese Loriana Meini. Il progetto, illustrato dal dottor Masotti, ha permesso di supportare le carenze organiche di personale medico all’interno del pronto soccorso di Empoli, in cui medici di medicina interna hanno collaborato con i medici del DEA nella gestione specialistica precoce di quei pazienti che accedevano al PS per problematiche di natura internistica o comunque medica specialistica (non chirurgica). Da inizio attivazione di questo servizio fino alla riorganizzazione a novembre scorso è stato possibile ridurre del 20% i ricoveri in medicina interna, circa 700 pazienti sono stati presi in carico precoce, di questi un centinaio sono stati dimessi rapidamente. E’ stato inoltre affrontato il tema dell’organizzazione del pronto soccorso, la gestione dei momenti di iperafflusso e le criticità legate alla carenza di personale, oltre al ruolo della medicina interna in supporto al pronto soccorso.
Il dottor Massimo Calistri, Direttore Chirurgia Generale ha mostrato alcuni dati dell’incremento dell’attività ambulatoriale complessa e della chirurgia laparoscopica introdotta negli ultimi anni con l’arrivo della nuova direzione chirurgica. Infine anche il dottor Gianluca Leopardi, Direttore Area Testa Collo Asl Toscana Centro e il dottor Ottaviano Tarantino, Direttore Area malattie apparato digerente, metaboliche e renali Asl Toscana Centro hanno affrontato il tema della gestione delle liste di attesa chirurgiche e un riepilogo delle attività.
“Positivamente impressionato dall’ospedale di Empoli. “La visita - spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - ha messo in evidenza i servizi offerti dal presidio, elevati per quantità e qualità e con sperimentazioni sul fronte dell’organizzazione”. “La sanità, toscana ed italiana, - sottolinea Bezzini - ha sicuramente bisogno di politiche nazionali diverse e di risorse maggiori. Su questo continueremo a fare la nostra battaglia, assieme a tutte le altre Regioni. Ma non stiamo con le mani in mano e proviamo ad essere innovativi per risolvere almeno in parte la situazione. La presa in carico precoce dei pazienti al pronto soccorso di Empoli, il cosiddetto modello Ama introdotto lo scorso maggio con una delibera regionale, ne è esempio: ad Empoli è stato messo in pratica con la collaborazione dei medici di tutti i reparti e sta dando buoni frutti per ridurre le lunghe attese. C’è grande impegno anche per il recupero di interventi rimasti indietro a causa della pandemia”.
“Sempre più necessario momenti di confronto e di riflessione come quello di oggi insieme all’Assessore Bezzini e gli Amministratori del territorio, in cui è stato possibile illustrare le ultime innovazioni introdotte dai professionisti sanitari dell’Ospedale San Giuseppe che ringrazio per l’impegno profuso giornalmente, oltre a fare il punto sul piano investimenti e gli interventi di riqualificazione nel territorio per ampliare l’offerta anche nella zona Empolese Valdarno Valdelsa - afferma il Direttore Morello.”
“Ringrazio l’Assessore Bezzini per questa giornata dedicata alla sanità empolese. Occasioni come queste sono preziose per illustrare le attività dell’Ospedale, condividere le criticità del momento e proporre soluzioni da condividere alla presenza dei nostri professionisti sanitari- sottolinea il Direttore Guarducci.”
Il resto della mattinata è stato dedicato alla sanità territoriale con un momento di confronto nella sede della Casa della Salute in via dei Cappuccini alla presenza del Sindaco di Empoli Brenda Barnini, il Sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli nonché Presidente Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, del Sindaco di San Miniato Simone Giglioli, il Sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, l’Assessore del Comune di Gambassi Terme Sara Rigacci, del Sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, il Vicesindaco di Montaione Luca Belcari, il Sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti, il Sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, il Sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti, il Sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, il Sindaco di Montopoli Val D’Arno Giovanni Capecchi, l’Assessore del Comune di Montelupo Fiorentino Stefania Fontanelli insieme al dottor Franco Doni, Direttore SdS Empolese Valdarno Valdelsa, l’Ing Luca Tani, Direttore Manutenzione e Gestione Investimenti Empoli, l’Ing Sergio Lami, Direttore Dipartimento Area Tecnica Asl Toscana Centro e il dottor Leonardo Pasquini, Direttore Staff Direzione Amministrativa.
E’ stata l’occasione per fare un quadro dei principali lavori di ristrutturazione in programma per l’Ospedale San Giuseppe e sull’offerta territoriale dell’Empolese Valdarno Valdelsa, a partire dalle Case della salute e di Comunità. Attualmente le Case della Salute attive sono 13 e mediante le risorse del PNRR e altre risorse nazionali e regionali è in programma la realizzazione di 7 Case di Comunità, 2 Ospedali di Comunità, 2 Centrali Operative Territoriali, oltre ad alcuni interventi di adeguamento sismico in strutture già esistenti tra cui la REMS, Residenza per Esecuzione di Misure di Sicurezza.
“Con i sindaci del territorio – conclude Bezzini – nel corso di una riunione a fine mattina abbiamo invece fatto il punto sugli investimenti in corso, quelli finanziati con le risorse del Pnrr e quelli finanziati con altre risorse, ed abbiamo parlato delle riforme a cui la Regione sta lavorando: dalle guardie mediche all’emergenza urgenza al nuovo modello di assistenza territoriale. Quanto alle liste di attesa c’è stato un impegno a definire anche azioni mirate per questo territorio e nel giro di un paio di mesi torneremo, con la direzione aziendale, per fare il punto della situazione”.
“Ringrazio l’Assessore regionale Bezzini per la visita, è stata un’ottima occasione per ribadirgli le necessità del nostro territorio. Usciamo dalla pandemia con un sistema sanitario stressato e con una popolazione che ha accumulato bisogni e fragilità. Abbiamo bisogno che gli investimenti previsti per il nostro territorio siano realizzati velocemente, a partire dal completamento del blocco del nuovo Ospedale in Viale Boccaccio e che crescano anche le risorse umane. Un ringraziamento di cuore agli operatori sanitari dentro e fuori dall’ospedale che ogni giorno resistono e offrono un servizio di grande qualità nonostante tutto- sottolinea Barnini.”
“In un territorio come il nostro, nel quale i cittadini sono abituati ad avere livelli di assistenza sanitaria alti, è chiaro che le criticità si avvertono maggiormente. Le problematiche legate alle liste di attesa, alla continuità assistenziale o ai sistemi di prenotazione sono difficoltà che le persone percepiscono immediatamente. Per questo abbiamo portato all’attenzione dell’Assessore regionale la necessità di dare risposte alle nostre comunità nonostante le difficoltà che si avvertono nella sanità in questa fase post pandemica. Oltre alla realizzazione delle varie Case di Comunità, strumenti fondamentali per i servizi socio-sanitari, è necessario anche affrontare e risolvere le criticità di cui abbiamo discusso- afferma Spinelli”
Nel pomeriggio l’Assessore Bezzini è stato presente anche all’inaugurazione di un murales stile trompe-l'oeil interno alla REMS a Pozzale, insieme all’’Assessore all’Agroalimentare Stefania Saccardi e al Direttore della struttura Franco Scarpa. L’opera è stata realizzata da uno dei pazienti ospite della struttura a conclusione di un progetto di cura e di inserimento lavorativo. Questo percorso è stato avviato anche grazie ad una collaborazione con il medico-artista Giosuè Cino ed il pittore Gabriele Innocenti, presenti all’inaugurazione, con l’intento di promuovere la creatività ed indirizzare verso forme d’arte che migliorino e personalizzino l’aspetto del luogo di convivenza.
La Rems è stata inaugurata a luglio 2020 ed è al momento dotata di 9 posti letto che saranno ampliati fino a raggiungere il numero di 20 posti nel corso del 2023. In questi due anni e mezzo gli operatori e il personale sanitario hanno sviluppato Percorsi Terapeutico Riabilitativi Individualizzati (PTRI) per i pazienti ospitati nel rispetto delle regole di contrasto al Covid-19 con azioni ed interventi esterni alla REMS ed in collaborazione con organismi pubblici e del privato sociale del territorio.
La giornata si è conclusa con l’inaugurazione di un ulteriore progetto di cura e inserimento lavorativo: l’apertura dell’Area Agricola, nella zona circostante una parte della struttura, promossa in collaborazione la Cooperativa Sociale Sintesi-Minerva con la quale l’Azienda sanitaria ha avviato un progetto di agricoltura che ha già visto la produzione di un olio a cui è stato anche apposto un marchio “Dimorto buono”.
“E’ un bel segnale – ha detto la vicepresidente regionale e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - che in questa struttura che avevo inaugurato quando ero assessora regionale alla sanità, oggi si realizzi un progetto di agricoltura sociale cioè di inclusione e autonomia, che si connette a un territorio che ha sempre interagito con questa realtà. Il fatto che si realizzi qua un progetto di agricoltura sociale recuperando le funzioni sociali proprie dell’agricoltura, consentirà da un lato di coltivare e vendere i prodotti, dall’altro di offrire agli ospiti un’opportunità di formazione e di reinserimento restituendo all’agricoltura una parte di territorio”.
La prospettiva di tale progetto è quella di offrire concrete occasioni di lavoro anche ai pazienti ospitati nella REMS nell’ottica di un loro rientro nel territorio di appartenenza alla fine della misura di sicurezza ma anche di poter organizzare un luogo aperto ad iniziative anche per la cittadinanza.
Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa
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