Ci sono ancora i ristori Covid: dalla Regione quasi 5 milioni per le RSA

La Giunta regionale ha approvato la delibera dell'assessora alle politiche sociali Spinelli. I contributi verranno ripartiti alle tre Asl, ecco come


Per le maggiori spese sostenute a fronte dell’emergenza sanitaria da Covid 19, alle Residenze sanitarie assistenziali toscane andranno ulteriori ristori per 4,7 milioni di euro, finanziati con fondi del bilancio regionale.

Con una delibera presentata dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, e approvata dalla Giunta regionale nel corso della sua ultima seduta, è stata infatti riconosciuta, per il periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2023, una quota integrativa giornaliera alle Rsa pari a 2,50 euro per posto letto convenzionato.

I 4,7 milioni verranno assegnati alle tre Asl territoriali: in particolare, alla Nord-Ovest andranno 1,18 milioni, alla Centro 2,32 e alla Sud-Est 1,20.

Queste risorse consentiranno alle strutture di affrontare i costi necessari per la sanificazione degli ambienti, l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali, la messa in sicurezza di ospiti e operatori, in linea con quanto previsto dall’ordinanza del Ministero della salute del dicembre scorso che ha prorogato le misure in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da Covid 19.

“La Regione continua a fare la propria parte – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani –. Con questo provvedimento interveniamo ancora, dopo l’aumento della quota sanitaria per i non autosufficienti, a sostegno di un settore che ha sofferto molto negli ultimi anni, che è stato in prima linea nella battaglia contro la pandemia e che adesso sta subendo oltre all’aumento generalizzato dei costi, anche i pesanti effetti del caro energia”.

“Per le Rsa – ricorda Spinelli – la Regione ha erogato, nel 2020-22, ristori straordinari per oltre 55 milioni, in aggiunta ai 206 milioni annui per le quote sanitarie. Ora riattiviamo i contributi fino a giugno, con risorse regionali. E’ bene ribadire come dal livello nazionale, con gli ultimi ‘decreti aiuti’, non siano arrivate risorse per le strutture residenziali sociosanitarie, nonostante le richieste di Regioni e associazioni dei gestori. Investimenti nazionali per le Rsa e per la non autosufficienza in generale sono invece sempre più necessari e urgenti”.

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