"La salute dei cittadini non può attendere il 2025, come annunciato dall’assessore Monni, bisogna accelerare sulle bonifiche. Perché la Regione non fa ricorso ai poteri speciali previsti dal Codice ambientale?" lo chiedono il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli e il consigliere regionale Fdi Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e già componente della Commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità in Toscana, in merito al caso Keu e al punto sulle bonifiche che oggi si è tenuto in Regione.
"Il Governatore Giani ha annunciato che nella variazione di bilancio di aprile ci saranno stanziamenti per le bonifiche, ma i residenti hanno bisogno di sapere qual è il reale avanzamento degli interventi nei tredici siti segnalati come contaminati (in particolare quello del Greenpark di Pontedera e la Sr429). Monni ha ripetuto che la 429 è stata messa in temporanea sicurezza ma i residenti denunciano che le varie zone sono ancora coperte da teli. Inoltre l’assessore ha parlato dell’avvio di operazioni a Pontedera, non si tratta di bonifiche ma di rimozione di rifiuti. Perché? Non ci fidiamo delle promesse di Giani e Monni che a più riprese hanno cambiato le carte in tavola. Sono tanti gli interrogativi che assessore e governatore non hanno sciolto. E per questo presenteremo comunque un’interrogazione per avere una risposta scritta e puntuale sugli impegni che oggi hanno annunciato. Ci auguriamo che l’assessore Monni non sfugga al confronto e venga a riferire in Commissione e in aula. Ci chiediamo - proseguono i due consiglieri - a che punto sia il testing analitico condotto dal gruppo multidisciplinare Arpat e Università di Pisa sul Keu e perché tardano ad arrivare i risultati? Ma, soprattutto, vorremmo sapere se le amministrazioni comunali abbiano redatto i piani di caratterizzazione, indispensabili per procedere alla bonifica delle aree, o se la Regione abbia intenzione di fare ricorso ai poteri speciali previsti dal Codice per accelerare le operazioni. Una cosa è certa, i toscani non possono attendere fino al 2025. Perché, come segnalato dagli organi di verifica ambientale, sono anni che il keu è stato a contatto con i terreni e potrebbero, dunque, verificarsi ulteriori infiltrazioni di materiale pericoloso" concludono Torselli e Capecchi.
Fonte: Ufficio stampa
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