Non aveva i requisiti strutturali necessari a vendere superalcolici e per questo un nuovo minimarket, il quinto nell’ultimo anno, è stato chiuso definitivamente. Il provvedimento di chiusura definitiva disposto dalla Direzione Attività Economiche del Comune è stato notificato dalla Polizia Municipale di Firenze ad un minimarket della zona di piazza Santa Maria Novella per essere stato trovato più volte a vendere superalcolici pur in assenza dei requisiti strutturali previsti dal Regolamento Unesco (in particolare l’assenza di un servizio igienico di cortesia per i clienti).
Nonostante i vari rilievi fatti dalla Polizia municipale nel corso del tempo e nonostante la notifica dell’avvio del procedimento di chiusura, al momento delle successive verifiche il locale non aveva cessato la vendita dei superalcolici né aveva adeguato i locali. Per questo è stato emesso il provvedimento di stop definitivo e in base al Regolamento Unesco questa attività non potrà più riaprire.
E’ il quinto provvedimento di chiusura definitiva a carico di minimarket del centro nel corso dell’ultimo anno (oltre a questo ultimo due erano in zona Santa Croce, uno in zona piazza Indipendenza e uno in zona San Lorenzo) e i controlli della polizia municipale continuano senza sosta anche per verificare il rispetto della normativa sull’alcol.
Proprio in base a questi continui controlli, la direzione Attività economiche ha emesso anche quattro sospensioni di attività (dai 2 ai 15 giorni) a carico di altri 4 minimarket del centro che sono stati trovati a vendere alcolici dopo le 21 pur essendo vietato dal Regolamento Unesco.
“Non arretriamo di un passo su legalità, rispetto delle regole e contrasto alla malamovida” ha detto l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese che ha aggiunto: “Continuiamo a fare controlli serrati e a prendere tutte le misure previste dalle norme soprattutto a tutela della salute dei giovani. Nel corso di 12 mesi sono stati 70 i provvedimenti di sospensione emessi per violazioni sulla vendita di alcolici (per un totale di 637 giorni di chiusura cumulati) e ben 5 le revoche delle licenze”.
“Non fa mai piacere prendere misure di questo tipo – ha aggiunto l’assessore alle attività economiche Giovanni Bettarini – ma sono provvedimenti necessari che abbiamo introdotto come Amministrazione nel 2016 quando è stato approvato il Regolamento Unesco a tutela della salute pubblica e del centro storico”.
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