La Radioterapia oncologica dell’ospedale di Lucca, nell’ambito del dipartimento oncologico dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ha installato nei giorni scorsi un innovativo sistema per eseguire una radioterapia guidata da immagini tramite controllo del respiro (gating respiratorio). Si tratta di una tecnologia di ultima generazione, che aumenta l’accuratezza del trattamento radioterapico per le lesioni che si muovono in modo analogo con l’atto respiratorio e consente di erogare trattamenti sincronizzati con il respiro.
L’acquisto di questo innovativo dispositivo è stato possibile grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che l’Asl ringrazia per la costante attenzione ai temi della sanità e dell’evoluzione tecnologica. La Fondazione, infatti, nell’ambito del progetto Bando 2021 -2023 “Infrastrutture e dotazioni strumentali” ha in parte co-finanziato (con un contributo di 60mila euro) l’investimento.
In questo mese di gennaio si stanno effettuando i corsi di formazione per il personale medico, fisico e dei tecnici sanitari radiologia medica (TSRM) della Radioterapia di Lucca e pertanto l’attività clinica con la nuova apparecchiatura inizierà già dal mese di febbraio 2023.
Da ricordare che l’unità operativa di Radioterapia oncologica del “San Luca”, diretta da Marcello Mignogna è dotata di un acceleratore lineare provvisto di collimatore multilamellare, lettino robotizzato, altamente performante nell’eseguire trattamenti stereotassici e radiochirurgici con tecnica a intensità volumetrica (VMAT) guidati dall’immagine e di una tomoterapia elicoidale, macchinario di punta in area vasta nord ovest, in grado di eseguire trattamenti quali ad esempio l’irradiazione cranio-spinale.
È presente anche una sezione per trattamenti di radioterapia interventistica (brachiterapia a basso ed alto dose rate LDR e HDR) per neoplasie ginecologiche, della prostata, della mammella e della cute.
È infine presente una macchina per trattamenti di superficie con ortovoltaggi per le neoplasie cutanee più estese.
Per quanto riguarda i trattamenti sincronizzati con il respiro, dopo aver eseguito una Tac detta di centraggio è possibile elaborare la ricostruzione tridimensionale del corpo del paziente e su questa individuare il tumore e gli organi a rischio di complicanze.
Su tali volumi viene costruito il piano di trattamento, finalizzato ad erogare la maggior dose possibile al tumore e la minore agli organi a rischio.
Alcuni organi, come il polmone e il cuore si muovono, uno per il respiro, l’altro per il battito e le lesioni vicine si muovono coerentemente. Il sistema ABC (Air breathing control), utilizzato a Lucca già alla prima Tac, quella di centraggio, e per tutte le sedute di radioterapia, aumenta la sicurezza e l’accuratezza nel trattamento di diverse tipologie di tumori, ad esempio le neoplasie della mammella con notevole riduzione della dose che raggiunge il cuore (in particolare nel caso di trattamenti della mammella sinistra), o per neoplasie del polmone (primitive o secondarie) ed epatiche, anche in questo caso primitive o secondarie) ma anche, in linea di massima, per qualsiasi bersaglio sottoposto a spostamento respiratorio. Ciò permette inoltre di ridurre al minimo i margini intorno ai bersagli tumorali.
ABC è costituito da uno spirometro che viene collegato al paziente e di uno schermo in cui viene visualizzato un grafico che riproduce il movimento dell’escursione respiratoria: grazie a un adeguato training, il paziente riesce a mantenere una respirazione regolare o bloccare il respiro in un determinato momento, consentendo l’erogazione della dose solo quando la lesione è nella posizione corretta e nella stessa identica fase del respiro, permettendo l’erogazione di dose al tumore estremamente elevata e più bassa agli organi vicini. Questo riduce uno dei rischi della radioterapia moderna, cioè quello di non riuscire ad erogare una dose adeguata al tumore, a causa di un suo movimento intrinseco e determinato dal movimento di altri organi attigui.
Il sistema quindi “sorveglia” l’erogazione della radiazione: in caso di modifiche posturali, movimenti involontari, escursioni respiratorie troppo profonde o troppo lievi, è in grado di bloccare immediatamente il fascio radiante erogato dalla macchina, salvaguardando così gli organi a rischio sani.
Il sistema va ad affiancarsi al sistema Simmetry (entrambi della ditta Elekta) montato sull’acceleratore lineare e già in uso da molti anni, andando a completare la qualità dell’offerta di prestazioni che questa struttura di Radioterapia può proporre.
Ampliando il discorso a tutta l’Azienda, uno degli obiettivi che l’area omogenea della Radioterapia del dipartimento oncologico dell’Asl persegue, e che a breve sarà raggiunto, è quello di uniformare su tutto il territorio la qualità delle prestazioni radioterapiche offerte al proprio bacino d’utenza.
Saranno pertanto a breve sviluppate anche nei centri di Radioterapia di Carrara e di Livorno tecnologie analoghe per il controllo del respiro: a Livorno con un sistema di superficie detto Vision Alignt RT e a Carrara con l’RPM, acquistati in entrambi i casi dall’Azienda. Questi sistemi, analoghi all’ABC usato a Lucca, sono compatibili con gli acceleratori lineari presenti in tali sedi. Tra l’altro a Livorno si sta procedendo anche a un significativo adeguamento degli accessori su un acceleratore lineare, che consentirà a breve l’esecuzione, anche in questo centro, dei trattamenti stereotassici, mentre a Carrara è in sostituzione un vecchio acceleratore lineare con uno moderno altamente performante, di caratteristiche analoghe a quello presente a Lucca. Nel centro di Lucca è infine in programma la sostituzione di un acceleratore, finanziato con i fondi del PNRR.
Fonte: Ufficio Stampa
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