La storia di Maurizio Mian, farmacologo pisano, presidente del Pisa Calcio dal 2002 al 2005, e del suo pastore tedesco Gunther IV sbarcano su Netflix. La piattaforma streaming ha annunciato l'uscita di una serie dal titolo 'I milioni di Gunther' per il 1 febbraio 2023.
La serie, made in USA, viene presentata così: "Un cane con un fondo fiduciario non è la parte più strana della storia. Anche l'eccentrico custode di Gunther ha trascorso una vita lussuosa... con un entourage di seguaci".
Quando nel 2002 Mian comprò il Pisa, decise di fare del suo fedele pastore tedesco il presidente onorario del club. Si trattava di una trovata pubblicitaria, alimentata da una leggenda metropolitana, quella di 'Gunther'.
La leggenda del cane Gunther
La leggenda del cane Gunther negli anni è stata rimbalzata più volte sulla stampa italiana e anche internazionale, mischiando sport, investimenti imprenditoriali, curiosità e un po' di goliardia. Un'analisi minuziosa della leggenda è possibile trovarla sul sito di calcio internazionale 'Goal'.
La storia inizia con una ricca contessa morta nel 1991, Carlotta Liebenstein, la quale avrebbe lasciato in eredità al suo cane, Gunther III (padre di Gunther IV), e ai Mian una cospicua eredità. L'eredità fu lasciata a Eneo Mian, direttore dell’Istituto di clinica dermatologica dell’Università di Pisa, e al figlio ricercatore scientifico Maurizio, in quanto avrebbero curato il cane da una brutta malattia dermatologica. La leggenda, però, vuole che l'eredità, di circa 150 miliardi di lire, sarebbe stata concessa solo con la promessa di acquistare una società sportiva. I Mian avrebbero creato anche una società, la Gunther group, per gestire questo patrimonio.
La leggenda è stata negli anni rimbalzata da vari giornali, mentre la Gunther group investiva nello sport sponsorizzando diverse società toscane come il Livorno Nuoto, e la squadra di calcio femminile dell'Agliana che vinse lo scudetto nel 1994-95. Gunther divenne presidente onorario di questa squadra, ma 'si dimise' dopo il caso del bacio in diretta tv tra la capitana Morace e Vittorio Sgarbi, fatto che fu ripreso ampiamente dalla stampa che continuava ad alimentare la leggenda. Il cane Gunther finisce anche al centro della stampa internazionale come possibile acquirente di ville in Florida appartenenti a personaggi famosi.
Nel 2002 Mian, fondatore della holding Gunther Reform Trust, acquista il Pisa Calcio, Gunther diventa presidente onorario. La storia del cane ereditiere spopola su tutti i giornali. Gunther diventa anche un ospite fisso al processo di Biscardi. Dopo il rifiuto della Fiorentina di concedere la tribuna d'onore ad un cane, Repubblica fa una 'intervista' immaginaria al presidente onorario del Pisa Calcio. Il cane si muove accompagnato da ragazze e guardie del corpo.
La presidenza del Pisa Calcio
Mian acquistò l'allora 'Pisa Calcio' con la mamma, l'imprenditrice farmaceutica Gabriella Gentili, nella primavera del 2002. La nuova società presentò un progetto ambizioso, che però si ridusse ad una finalissima playoff per la promozione in Serie B persa ai supplementari. La presidenza Mian fu caratterizzata da diversi episodi 'eccentrici': oltre la presidenza di un cane e i posti d'onore a lui riservati negli stadi, va ricordato lo spettacolo musicale durante l'intervallo di una partita casalinga, i balletti delle ragazze pon-pon, o la conferenza stampa indetta nell'ottobre del 2004 nell'area di rigore dove la sera prima l'arbitro aveva assegnato un rigore inesistente allo Spezia. La società fu poi venduta, anche per i cattivi risultati raggiunti. Il suo nome ritornò nelle cronache calcistiche cittadine nel 2016, nel momento di massima contestazione delal tifoseria contro la presidenza Petroni; Mian fu nominato presidente onorario.
La morte di Gunther IV e il proseguo della leggenda
Alla morte di Gunther IV il patrimonio passa al figlio, Gunther V, che diventa protagonista di uno spot di un noto hotel di lusso frequentato dalle star. Mian continua ad avere interessi in vari settori imprenditoriali con la nuova Gunther Corporation, dall'editoria (acquisterà quote dell'Unità), a immobili di lusso fino a produzioni cinematografiche, senza lasciare investimenti nel mondo dello sport. Nel 2010 è nella cordata che acquista la Carrarese, mentre nel 2020 era tra i nomi dei possibili acquirenti del Livorno.
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