Il 2022 si chiude per l’Orcio d’Oro (San Miniato, via Augusto Conti 48, San Miniato), con un bilancio davvero straordinario, più di venti mostre di altissimo livello, che alla pittura hanno aggiunto scultura, fotografia, grafica d’arte, aprendosi ad artisti di importanza internazionale e mettendo sul piatto iniziative prestigiose, con libri, spettacoli, concerti, proiezioni di film, laboratori dedicati alle varie arti. Con un programma promosso dall’Orcio, sempre appoggiato dal Comune di San Miniato, e dai suoi assessorati, a partire da quello alla cultura.
Siamo insomma davanti ad un percorso di grande valore, che si chiude a cavallo della fine dell’anno, con due ultime iniziative di prestigio, in aggiunta alla bellissima mostra di Daniela Billi, "un’artista rock", come è stata definita in catalogo, aperta fino a inizio 2023.
La prima delle due iniziative, il 29 dicembre alle 18, è la presentazione di un libro di poesie di Franca Bellucci, figura centrale della cultura empolese, già professoressa di greco e latino al Classico Virgilio, che arriva a San Miniato, presentata da due sue amiche di studio, Maria Antonietta Frosini e Maria Grazia Messerini, a cui spetterà di introdurre la serata, allietata anche dalle letture di Andrea Mancini e da una serie di altri prestigiosi interventi, che già si annunciano dal pubblico, oltre naturalmente alle parole della stessa Bellucci.
Il primo gennaio alle 18, invece, ad anno appena incominciato, inizierà quella che speriamo diventi una tradizione, cioè il Concerto di Capodanno, che stavolta sarà dedicato a sant’Eurosia, con i cantanti dello spettacolo di don Francesco Ricciarelli, andato in scena in estate, ad apertura della Festa del Teatro della Fondazione Istituto Dramma Popolare, con la bellissima musica di Mario Costanzi. Una decina di bravissimi cantanti, guidati da Pamela Chiarugi e da Franceso Gronchi, con altri nomi importanti come Stefano Agnoloni, Alessio Guardini, Stefano Torriti, Valentine Igwe, si alterneranno davanti al pubblico; presentati da Cristina Ferniani e da don Francesco Ricciarelli, che introdurrà alla storia di sant’Eurosia, anche a partire dai due libri che ha pubblicato sulla santa di Jaca, venerata anche nelle nostre campagne, in particolare a Corazzano, dove ogni anno si svolge una vera e propria festa.
Fonte: La conchiglia di Santiago
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