In sei mesi fa oltre 300 segnalazioni per guasti non riscontrati: condannata

Il tribunale di Arezzo

La donna è finita a processo per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme: avrebbe chiamato 333 volte l'Enel per un guasto e i vigili del fuoco per una fuga di gas, il tutto non rilevato


Avrebbe fatto oltre 300 telefonate all'Enel per segnalare un guasto non riscontrato dai tecnici e avrebbe allertato i vigili del fuoco per una fuga di gas poi non rilevata. Per questo una donna, 34anni del Casentino, è finita a processo per interruzione di pubblico servizio e procurato allarme, ed è stata condannata dal tribunale di Arezzo a 8 mesi di reclusione. Il processo si è concluso venerdì scorso e, secondo quanto ricostruito in aula, la donna dal luglio 2020 al gennaio 2021 avrebbe chiamato 333 volte Enel segnalando un guasto all'illuminazione pubblica.

Le telefonate per 162 volte avrebbero provocato l'intervento di una squadra sul posto per verificare il guasto che però non sarebbe stato rilevato, concludendo le uscite con esito negativo e constatando la regolarità dell'illuminazione. Nel luglio 2020 la donna avrebbe anche chiamato per una fuga di gas i vigili del fuoco, che però sul posto non avrebbero riscontrato alcun problema. Denunciata, la 34enne ha affrontato il processo davanti al giudice monocratico e, sulle accuse di interruzione di pubblico servizio per i guasti segnalati a Enel e procurato allarme per la richiesta di intervento ai vigili del fuoco, è stata condannata.

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