Sono state 36 ore di intenso lavoro per gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Forte dei Marmi per 2 episodi di violenza avvenuti negli ultimi giorni.
Il primo riguarda un’aggressione durante la notte fra sabato e domenica. La vittima, un giovane di 22 anni nato in Polonia e residente a Seravezza, ha spiegato agli agenti di essere stato colpito al volto con il calcio di una pistola impugnata da una persona a lui nota. L’aggressione si sarebbe svolta all’interno di un’autovettura di proprietà di un loro comune amico e sarebbe scaturita per futili motivi. Il giovane si è presentato agli agenti con ferite al volto. Le indagini sono riuscite a chiarire la vicenda.
Un colloquio investigativo intercorso tra gli agenti e l’aggressore, infatti, ha portato questi ad ammettere l’esistenza della pistola e a consegnarla spontaneamente. L’arma è risultata essere una scacciacani tipo pistola automatica. L’aggressore è stato denunciato per lesioni aggravate e l’arma utilizzata è stata sequestrata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il secondo fatto riguarda il proiettile che si è conficcato nella finestra dell’abitazione di una signora residente a Pietrasanta. Sul posto gli agenti hanno rinvenuto l’ogiva calibro 9 del proiettile in questione posizionato tra i due vetri della finestra.
Le analisi balistiche, effettuate dalla polizia scientifica, hanno consentito agli investigatori del commissariato di Forte dei Marmi di isolare una zona antistante la casa interessata, da dove verosimilmente è potuto partire il proiettile. Le indagini a tappeto hanno consentito agli agenti di risolvere il caso, venendo a conoscenza dell’episodio che ha dato vita all’esplosione del proiettile.
Alle 22.00 di sabato 11 dicembre, infatti, ignoti hanno scavalcato la recinzione perimetrale di una villa posta nelle vicinanze della casa interessata dal proiettile. Il proprietario, che non aveva mai denunciato il fatto, sentito in merito alla vicenda, ha ammesso di aver impugnato nella circostanza una delle sue pistole, facente parte di una collezione di armi legalmente detenute, decidendo di esplodere in alto 2 proiettili a scopo intimidatorio.
L’azione ha messo in fuga i presunti ladri, ma uno dei due proiettili esplosi è andato a conficcarsi nell’infisso della casa di via Bernini. Gli esami balistici effettuati poi su una delle armi rinvenute nella villa hanno confermato quanto dapprima ipotizzato dagli agenti e poi dichiarato dallo stesso proprietario della villa. Questi è stato denunciato per esplosioni pericolose e tutte le sue armi sono state ritirate cautelativamente.
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