La lotta paga! Ieri le cronache locali riportavano, con grande enfasi, la dichiarazione della sindaca di Empoli che sull’ impianto proposto da Alia al Terrafino ci possiamo fermare qui. Stop al progetto se c’è il rigetto della comunità. Bene, è quello che chiedevamo. Sapevamo benissimo che il comune non era tra i proponenti ma chiedevamo una presa di posizione chiara da parte dell’amministrazione. Si, sindaca Barnini, la comunità rigetta questo impianto. Lo dimostra il corteo senza precedenti, dal punto di vista della partecipazione, di sabato 26 novembre. Lo dimostrano le numerose assemblee organizzate su tutto il territorio comunale e nei comuni limitrofi, tutte sempre molto affollate. L’ incontro al circolo di Marcignana è stato l’ emblema della contrarietà della cittadinanza a questo impianto, concedeteci una divagazione al riguardo. Serata comprensibilmente tesa, a decine di persone è stata negata la possibilità di entrare ed interloquire in locali che non era difficile prevedere fossero inadeguati per un incontro del genere. Protesta decisa ma che mai è degenerata in violenza, nessuno e nessuna macchina è stata sfiorata con un solo dito, ci sono le immagini. Paradossalmente la sua amministrazione ha fatto riscoprire il senso di comunità ai suoi concittadini, la volontà ad informarsi e a partecipare rappresenta uno dei rari momenti di democrazia attiva. Quindi possiamo, come si suol dire, metterci una pietra sopra? Troppo presto per dirlo, gli interessi in gioco sono enormi. Lo scaricabarile tra regione e comune sulle responsabilità non ci rassicura. Tuttavia è la scelta giusta. In questi giorni sono stati pubblicati i dati relativi alle percentuali di differenziata in Toscana, tutto l’ empolese supera abbondantemente l’ 80% (Empoli 83,14%, Cerreto 85,29%, Vinci 86,37% ecc.). Proprio in questa settimana Alia ha iniziato la distribuzione dei nuovi tag da attaccare ai bidoncini per permettere di applicare la tariffazione definita corrispettiva. Empoli ed altri comuni del comprensorio, Alia assicura che presto si aggiungeranno anche gli altri, hanno subito aderito a questa nuova tariffazione. Con questo metodo i cittadini virtuosi saranno premiati con uno sconto sulla tariffa, più si ricicla e meno indifferenziato si produce e più leggera sarà la bolletta. Tutto questo aumenterà ancor di più le già alte percentuali riportate sopra, qua si investe sulla raccolta differenziata col metodo porta a porta. Non c’è bisogno di un impianto che tratti 250.000 tonnellate annue di indifferenziato, sicuramente non ce n’è bisogno in questo territorio. All’ AD di Alia ricordiamo che è delegato ad amministrare una azienda in cui la proprietà è dei comuni e che ai loro cittadini non interessano gli affari delle multinazionali o delle Multiutility ma la propria salute e la qualità del servizio.
Occorre continuare a vigilare, da Casa Carraia ad oggi sempre dalla parte dell’ ambiente e della salute.
CSA Intifada/Comunità in Resistenza
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