Livorno danza in ricordo di Serena Mazzoni

(foto da facebook)

Al Goldoni, nella serata di sabato 3 dicembre, si è svolto, a due mesi esatti dalla sua scomparsa, la rassegna spettacolo in ricordo di Serena Mazzoni, scomparsa a soli 37 anni dopo aver lottato per un anno contro un tumore raro. All'evento, organizzato da CreativeLab, con il gratuito patrocinio del Comune di Livorno, in collaborazione con la Fondazione Goldoni, hanno partecipato numerose scuole di danza della città e della Toscana. Sul palcoscenico per i saluti finali assieme ai ballerini delle scuole di danza e alla famiglia di Serena sono saliti e hanno preso parola anche il Sindaco Luca Salvetti e il Prof. Alfredo Berruti, primario dell’Università degli Studi di Brescia che si occupa della ricerca sul tumore surrenale raro. Il Prof Berruti ha ricordato quanto il supporto delle persone sia importante per dare forza a chi lavora nella sanità e quanto le donazioni siano fondamentali a mandare avanti la ricerca, in particolare per quanto riguarda le malattie rare. La sorella Giulia ha voluto ricordare quanto Serena fosse amata dalla sua città, ringraziando la città di Livorno e tutti coloro che hanno contribuito a rendere magica la serata: "Tutti i ballerini con gli occhi mi hanno detto tante parole. Grazie anche al pubblico che con il cuore era lì anche per Serena e la città che ha un cuore enorme come testimoniano i 20mila euro raccolti”. CreativeLab, come organizzazione e in particolare Luca Lupi, Direttore artistico e cugino di Serena, si augura di aver lavorato al meglio, dato i 344 ballerini che si sono esibiti sul palco, per far si che la serata fosse indimenticabile per tutti coloro che vi hanno partecipato. Per volontà della famiglia di Serena, l'intero ricavato dello spettacolo (quote di partecipazione delle scuole e biglietti per lo spettacolo), è andato interamente all'Università degli studi di Brescia, dipartimento di specialità medico- chirurgiche, scienze radiologiche e sanità pubblica, per sostenere la ricerca sul tumore surrenale raro che purtroppo colpisce una persona su un milione a livello mondiale.

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