Sostegno e solidarietà alle donne iraniane, mozione unanime in consiglio regionale

“Netta condanna per il brutale omicidio della giovane Masha Jina Amini, per tutte le vittime e le persone arrestate” a seguito delle manifestazioni di protesta scoppiate in tutto l’Iran, “contro la repressione nei confronti delle donne perpetrata dal regime iraniano; pieno sostegno e solidarietà, alle donne, alle studentesse e agli studenti e in generale a tutti i cittadini iraniani che protestano pacificamente tanto nel loro Paese, quanto in Italia e in ogni altro Paese, che chiedono riforme in senso democratico e il pieno rispetto dei diritti umani a partire dall’uguaglianza tra uomini e donne e dalla libertà di espressione”. Il Consiglio regionale della Toscana approva all’unanimità una mozione in sostegno e solidarietà alle donne iraniane e contro la “risposta violenta, indiscriminata e incontrollata da parte delle forze di sicurezza e di polizia iraniane, che ha provocato un ingente numero di morti e di feriti”. Nel testo della mozione, si richiamano i dati forniti dall’associazione ‘Iran Human Rights’, seconda la quale “la repressione statale in questi mesi avrebbe provocato almeno 378 morti, tra cui 47 minori”, e si ricorda l’attivista di vent’anni Hadis Najafi, “una delle ragazze divenute della protesta a livello internazionale, uccisa dalle forze di sicurezza iraniane”, mentre secondo Amnesty International “almeno 21 persone sono state accusate di reati che potrebbero portare alla pena di morte, mentre le autorità hanno già emesso condanne a morte per sei persone che protestavano in piazza”. Il Consiglio regionale ritiene “doveroso esprimere la posizione della comunità toscana nei confronti delle violenze di queste settimane”.

L’atto d’indirizzo, sottoscritto dai capigruppo Vincenzo Ceccarelli (Partito democratico), Irene Galletti (Movimento 5 stelle), Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana Domani) e dalla consigliera Anna Paris (Pd) impegna la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo affinché “si mobiliti nelle sedi internazionali, a partire dall’Unione europea e l’Organizzazione delle nazioni unite, per un intervento urgente in sostegno alle donne iraniane e a quanti sostengono, in quel Paese, il necessario rispetto dei propri diritti e della libertà; vengano perseguite e, se necessario, rafforzate le misure restrittive in risposta alle violazioni dei diritti umani stabilite da parte della Ue; si attivi in ogni sede internazionale e diplomatica al fine di evitare l’esecuzione delle condanne a morte già pronunciate in relazione ai processi inerenti le proteste contro il regime”. Il Consiglio regionale assume inoltre l’impegno “ad intraprendere iniziative di sensibilizzazione, anche mediante l’esposizione di idonei materiali all’esterno delle sedi consiliari, finalizzate a dimostrare la vicinanza delle istituzioni e a sostenere in modo sempre più incisivo la causa del popolo iraniano”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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