Spunto per una ulteriore riflessione sulla vicenda del gassificatore e sui protagonisti entrati in scena incluso il Convitato di pietra, un muto elettivo e assente dalla scena del confronto.
Il protagonista principe della serata del 29 novembre è l’assemblea. Sono i cittadini, quelli presenti nella Casa del Popolo di Marcignana e quelli all’esterno. Il poderoso corteo di sabato 26 (destinato a passare alle cronache locali) era in quella frazione, era in Empoli. Per capire ancora di più, per vigilare e, soprattutto, ribadire a chi sedeva dall’altra parte del tavolo che si continuerà a marciare e a diffondere conoscenza e forza allo scopo da raggiungere: impedire la realizzazione di quella che è un’offesa per Empoli. Non si può non sottolineare la solitudine della nostra sindaca Brenda Barnini in mezzo ai suoi concittadini! I suoi pari grado dei comuni contigui pubblicamente avevano fatto sapere “Vigileremo sull’impianto”, un modo come un altro per dire che va realizzato, ma in questa occasione hanno circolato alla larga “dal distretto circolare di Empoli”.
La presenza della polizia segnava un atteggiamento nuovo nei pressi di un circolo, quanto meno a Empoli. Inconsueta forma, dove, quando necessario, uno o due agenti bastavano fra i convenuti. Cambiano i tempi. E qualcuno non centra bene il vaso, senza alcun riferimento ai presenti in divisa. Mi permetto una parentesi per riconoscere la presenza ed il valore ultradecennale, degli uomini e delle donne dell’Intifada di Ponte a Elsa. La loro storia è quella di un centro sociale che si è mosso e si muove con originalità creativa sul terreno della difesa della nostra democrazia, della Costituzione e dentro il disagio sociale e per l’ambiente.
Un voto basso, molto basso, lo darei all’AD, all’amministratore delegato di Alia dr. Alberto Irace. L’assessore Monia Monni pur presente, non giudicabile, non pervenuta.
Irace è stato scelto dal sindaco di Firenze che dalla sua giacchiata ha ottenuto il 58/59% di Alia, e “noi, tutti noi veri azionisti dei servizi pubblici, i nostri sindaci e amministratori, pro tempore, siamo diventati, “da padroni garzoni”. Una sorta di mezzadria dove è permesso stare, questa volta che dai campi si passa alle tariffe, al tavolo per assecondare e non sicuramente determinare.
La forza del dr Alberto Irace è considerevole, ma necessita, in alcuni casi del consenso dei declassati che nei territori di riferimento, esempio Empoli, sono decisivi, contano più dell’acronimo decisionale! A Marcignana e sullo Stradone di Marcignana intorno al syngas sono mancati consigli e fermezza. Persone calate dall’alto, nel nostro caso camminando con Acea di cui molto cospicuo è il mastrino che segnala l’utile, il loro utile toscano, non il nostro!
Credo che il primo errore è quello di mettere in mano la delicatezza dei servizi essenziali a persone non legate ai territori, ma aziendaliste. Calati dall’alto passando dalle acque ai rifiuti sicuramente alle multiservizi! Accorti ed abili per la bisogna questi Ad! A Marcignana, però, ha fornito un assist che, pur mettendo in difficoltà la nostra sindaca, può averla indotta a dover chiudere per sempre questa avventura a lei imposta. Ha chiuso la serata con una minacciosa promessa “Porteremo questo progetto ad uno stato definitivo”. Nella notte seguente o di primo mattino qualcuno si è accorto che il Dottore, pure lui, non aveva centrato il vaso. Ecco la correzione.
L’imprudenza emerge dai prodotti che il sito loro ha fornito e fatto circolare. Da qualche parte hanno riconosciuto che questo loro progetto dovrebbe essere sottoposto alla legge Seveso. Nel dépliant si sono fatti una domanda circa la distanza minima che deve intercorrere fra questo tipo di impianti e le abitazioni? Risposta: dalla valutazione tecnica predisposta … risulta che nessuna abitazione del vicinato ricade all’interno di aree potenzialmente esposte ai rischi dello stabilimento!”
Grazie per la superficialità, la faciloneria con cui fate paura, sì fate paura. Le carte che nascono per i progetti che interessano il territorio le prendete dall’alto. Nella lettura e conoscenza dei territori non si fa così non conoscete il territorio, né chi vive e ci lavora a ridosso o lontano dalla vostra proposta circolare.
Non camminate, non muovete i piedi, non capite dove siete e se un tracciato preesistente sulla carta, come una ferrovia, una FIPILI intralciano il via vai di centinaia e centinaia di camion in voi “sorge spontanea la domanda” come fare? Facile. Uno svincolo più un ponte, un cavalcavia, qualcosa che oltrepassi quelle barriere. Ma questo lo mettiamo nel rendering?
Camminate, girate a piedi, nei luoghi interessati e vi farete un’idea che vi porterà a riporre le carte e sicuramente a non far spendere un sacco di euro per avere un progetto che ancora non ha variante! Oppure no? Una pillola da leggere che vi può servire sia se siete AD o consiglieri di Alia, in genere ex sindaci ed ex amministratori locali: cosa ha lasciato scritto Luigi Venturi il segretario personale di Leopoldo II (1824-1859) su come governava in Toscana “Ogni miglioramento era un guadagno, e faceva base e scalino ad un miglioramento successivo. Diffidava de’ progetti vasti e complicati, le difficoltà latenti de’ quali non è dato di prevedere, ché sempre molto scompongono di ciò che esiste e riescono spesso manchevoli o di difficilissima riescita”.
Le radici del moderno principio di precauzione!
La sindaca nostra Brenda Barnini, possiede la stamina del combattente, può fermarsi, può suggerire o gridare a chi offende la dignità di Empoli che certi pacchi da queste parti sono impresentabili, e che i cittadini non sono cavie ne desiderano partorire e crescere cavie. Nessuna parte del nostro paese vive presenze come questa! Benissimo quando il Comune di Empoli, sostenuto dall’Europa della salute, fu primo in Italia nella lotta contro il fumo, contro il tabagismo e primo per i gemellaggi conclusi in Italia e in Europa. Ma non sia mai il primo per esperimenti assoluti!
La sindaca ha una grande occasione. Una imprevidenza può essere sempre possibile. Ma una imprevidenza riconosciuta come tale può diventare eclatante per rafforzare i rapporti necessari per chi governa e per chi è cittadino e non suddito a disposizione di un AD. L’unica possibilità per uscire positivamente facendo respirare anche il suo Partito, un muto elettivo, un Convitato di Pietra silente e assente. Non capendo che si può perdere la maggioranza da vicende come queste. Può accadere. È accaduto.
Varis Rossi, ex sindaco di Empoli
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