Con una diretta live specialisti e chirurghi di 15 paesi del mondo, oltre che dell’Italia, hanno assistito in streaming a un intervento di chirurgia digestiva eseguito questa mattina al Santa Maria Annunziata dall’equipe di Marco Scatizzi, direttore della Chirurgia generale dell’ospedale.
L’intervento in Chirurgia laparoscopica eseguito sul colon, è stato seguito contemporaneamente da chirurghi di tutto il mondo ed anche italiani. Inoltre un gruppo di cinque specializzandi, grazie a un sistema video integrato con la sala operatoria, ha seguito la diretta dalla sala convegni, al 5° piano dell’Annunziata.
L’obiettivo è diffondere le tecniche mininvasive in chirurgia digestiva e interagire con i migliori chirurghi italiani e internazionali, scambiandosi esperienze e dettagli tecnici innovativi. Inoltre gli specializzandi e i giovani chirurghi, traggono un grande vantaggio formativo dalla “live surgery”.
Per il 5° anno consecutivo, la trasmissione dell’intervento chirurgico che si tiene nell’ambito del 33° Congresso internazionale di Chirurgia Digestiva, ha avuto come scenario le sale operatorie dell’Annunziata.
“La diretta – ha commentato il dottor Scatizzi al temine dell’intervento – ha permesso in Italia e in altri 15 paesi nel mondo di apprezzare la nostra chirurgia. Durante l’intervento, abbiamo utilizzato anche il supporto di coloranti vitali che hanno dato la possibilità di visualizzare meglio la vascolarizzazione dei visceri”.
L’equipe guidata dal direttore della Chirurgia generale, era costituita oltre che da Marco Scatizzi, dai chirurghi Matteo Paroli e Alessandro Falsetto, da 2 anestesisti, Vittorio Pavoni, direttore della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione Firenze II e da Paola Elia e da 3 infermieri di sala operatoria, Francesco Valiani, Elisabetta Gianassi e Marta Goti.
Domande sono arrivate dalla Cina, dall’Australia, dall’Europa e da chirurghi di altri paesi nel mondo. Grazie a un discussant in Italia, le domande attraverso un commentatore con una postazione in sala operatoria all’Annunziata, venivano girate all’equipe impegnata nell’intervento.
“I dettagli dell’operazione sono stati discussi in un confronto diretto con chi operava e attraverso una visione in 4K. Questo – conclude Scatizzi – significa diffondere conoscenza ed è fonte di aggiornamento professionale serio e qualificato”.
Fonte: Asl Toscana Centro
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro