Questo è quello che sul territorio del Comune di Empoli dovrebbe essere realizzato tra non molto, in specifico un impianto di trattamento termico dei rifiuti urbani, brevemente “pirogassificatore”, da parte di ALIA con il benestare di Comune e Regione Toscana.
Fino a pochi giorni fa questa notizia era sconosciuta alla maggioranza della popolazione, nonostante l'Amministrazione Comunale di Empoli si riempia la bocca con la parola “partecipazione”, declinata in questo caso, come in altri, in tempi e modi alquanto discutibili e di facciata.
Il progetto non è ancora definitivo anche perché l'impianto che si intende costruire non è previsto dal Piano rifiuti di ATO Toscana Centro.
Secondo le pochissime informazioni del proponente, si tratterebbe di un impianto sperimentale, con un costo ipotizzato di 400 milioni di euro, per trattare 200.000 – 250.000 tonnellate/anno di rifiuti plastici (CSS – Combustibile Solido Secondario – e Plasmix) provenienti dall’intero bacino di ATO Toscana Centro.
Ultimamente e in poco tempo si sono diffuse molte preoccupazioni da parte della popolazione sia per gli aspetti ambientali che per i costi di un simile impianto, per di più sperimentale, che andranno a gravare sulla bolletta di ogni singolo utente.
Come PCI riteniamo che la trasparenza su queste operazioni debba essere massima, come pure la partecipazione dei cittadini, ed intendiamo impegnarci affinché vengano date risposte chiare, con lo scopo finale di permettere a tutta la popolazione di capire che tipo di impatto comporterà un tale impianto sia sul territorio che sulle persone.
Queste scelte non possono essere calate sulle teste della popolazione, come piace tanto fare a questa Amministrazione, che spesso e volentieri si sottrae al confronto e alla discussione (salvo inventarsi organismi di "consultazione" composti dai soliti noti), perché potrebbero mettere a rischio la salute e l’ambiente per gli anni a venire.
Purtroppo i segnali che fanno ritenere che questa amministrazione ed Alia, con tutti gli altri soggetti coinvolti ed interessati, andranno avanti senza tenere di conto delle istanze che vengono da associazioni di cittadini, comitati e partiti sono molteplici, uno su tutti il fatto che Alia abbia già proceduto ad acquistare i terreni sui quali andrà costruito il gassificatore.
Insomma un procedimento partecipativo fasullo, il progetto che prende forma sostanziale nonostante le numerose criticità, il tutto da chi si autodefinisce democratico. Di democrazia nei nostri Consigli Comunali e nelle Giunte che amministrano le città ce n'è rimasta ben poca!
Partito Comunista Italiano - Sezione Empolese Valdelsa
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