Furto da 200mila euro a Coverciano, incastrata una coppia

Erano entrati in un appartamento a Coverciano, fuori Firenze, e avevano portato via circa 200mila euro di orologi e gioielli. Una coppia di origine georgiana è stata bloccata dalla polizia e nella giornata del 16 novembre la procura di Firenze ha convalidato il fermo.

I fatti risalgono al 4 novembre. Il proprietario di casa stava rientrando quando ha incrociato uno dei ladri, che stava scappando con una voluminosa busta in mano. La videosorveglianza del condominio avrebbe incastrato il fuggitivo e una sua connazionale, lui 29 anni e lei 31.

Le immagini, passate sotto la lente di ingrandimento degli investigatori di via Zara, hanno orientato subito i sospetti degli inquirenti verso due persone immortalate nell’androne del palazzo preso di mira dai ladri: nei loro confronti sono così partite, senza sosta, serrate ricerche in tutta la città e provincia. Questo fino a giovedì scorso, quando il fiuto degli agenti ha permesso di rintracciare la 31enne - probabile 'palo' nel furto - a spasso per via Nazionale.

Non sapendo di essere seguita, la 31enne ha condotto i falchi della polizia fino a Figline Valdarno. Il giorno dopo è scattato il blitz, che ha sorpreso all'interno della casa anche il 29enne e una terza persona. Quest'ultimo, georgiano rientrato in modo irregolare in Italia dopo esser stato espulso, è stato subito arrestato.

Nella casa sono stati trovati oggetti riconducibili al furto di Coverciano, restituiti ai proprietari. Recuperati anche dei pc, risultati rubati sempre a Coverciano e a Novoli in un furto a fine agosto. La refurtiva era sparsa per tutta casa e per questo motivo al momento sono stati denunciati per ricettazione in concorso tutti e tre gli inquilini.

A chiudere infine il cerchio sulla coppia sono stati riscontrati tutta una serie di elementi emersi durante le complesse fasi investigative: gli agenti sono riusciti a ricostruire anche i movimenti di un’auto a noleggio, a bordo della quale si sarebbero spostati i due, il giorno del colpo.

Entrambi gli indagati restano quindi in carcere. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.

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