Se c’è una cosa che abbiamo imparato dal Covid è quanto sia necessario purificare l’aria e gli ambienti nei quali viviamo, tanto più se siamo in inverno e in locali con tante persone. Ciò vale ancora di più se parliamo di bambini molto piccoli.
Sulla scorta di questo ragionamento nasce l’idea di una collaborazione fra l’azienda Colorobbia e il nido Madamadorè.
L’azienda ha messo a disposizione 10 purificatori di aria (per un valore complessivo di oltre 6.000€), che saranno collocati nei locali del nido Madamadorè e del Spazio Gioco Marcondiro.
Il numero e la collocazione dei dispositivi è stata concordata a seguito di un sopralluogo da parte dei tecnici dell’azienda.
"Il nido Madamadorè è frequentato da 60 bambini e lo spazio gioco Marcondiro da 14. Va da sé che raffreddori, influenze e malattie varie, oltre ovviamente al Covid, incidono (pesantemente) sulla routine del nido e per quanto mali di stagione questi possono essere origine di difficoltà per i genitori e le famiglie che con figli piccoli malati sono costrette a riorganizzarsi. Al fine di provare a ridurne l’incidenza è nata l’idea di collocare dei depuratori di aria negli spazi del nido; tramite l’assessore Simone Londi ci siamo messi in contatto con l’azienda Colorobbia che sul tema si è mostrata molto disponibile. Desidero quindi ringraziarli per averci messo a disposizione i purificatori e per averci supportato nella scelta di dove e come collocarli affinché fossero il più efficaci possibile", spiega Federica Dainelli della Cooperativa Indaco.
La tecnologia del purificatore Brid si basa sull’utilizzo di un filtro ceramico trattato a caldo con un fotocatalizzatore attivato per agire con la luce visibile generata da un’apposita scheda LED calibrata su un’adeguata lunghezza d’onda. Le analisi di laboratorio hanno dimostrato che, grazie a questo processo, è in grado di diminuire la concentrazione di batteri, virus e inquinanti gassosi e di alleviare i sintomi delle allergie.
"Il purificatore BRID è frutto di anni di studio portati avanti presso il Ce.Ri.Col (Centro Ricerche di Colorobbia) – spiega Benedetta Bitossi – e si avvale di una tecnologia da noi brevettata.
In questo caso usiamo la ceramica per realizzare prodotti altamente innovativi che migliorano la qualità della vita delle persone e confrontandoci con il comune e con la Cooperativa Indaco abbiamo scelto di donare i purificatori al nido. Pur non potendo attuare una misurazione puntuale, sarà interessante anche monitorare gli effetti dell’utilizzo di questi dispositivi sull’andamento delle malattie stagionali dei bambini".
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Montelupo Fiorentino
<< Indietro